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Sabato, 4 maggio 2024 - Misteri gaudiosi - San Ciriaco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Siamo fatti cosi: riempiamo la nostra esistenza di cose materiali e di sicurezze. Ci riteniamo saggi se nella nostra vita nulla viene lasciato a caso. Abbiamo bisogno di programmare bene il nostro futuro. Ci premuniamo con cura per non incorrere in alcuna situazione di incertezza. Ma a volte entriamo in cortocircuito. A forza di riempirci di cose e di sicurezze terrene, non ci sentiamo più al sicuro. Tutto pare sfuggirci di mano e ci lascia insoddisfatti. Ed ecco che talvolta potrebbe tornarci utile dover affrontare l'imprevisto, il pericolo, il rischio, per essere ricondotti all'essenziale e a ciò che veramente vale. E mi viene in mente l'immagine dei naviganti che, affrontando la tempesta e rischiando di morire, pensano di salvarsi la vita: non esitano di buttare in mare tutte le ricchezze accumulate per farsi subito leggeri. In un attimo la prospettiva giusta viene ristabilita: nulla vale più della vita. Di fronte al bene supremo della vita, tutte le cose terrene risultano effimere e senza valore.

INVITATORIO
Domenica della 8° settimana del tempo ordinario (Pentecoste)


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Alleluia.
Lo Spirito del Signore pervade l'universo:
venite, adoriamo, alleluia.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Alleluia.
Lo Spirito del Signore pervade l'universo:
venite, adoriamo, alleluia.