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Mercoledi, 1 maggio 2024 - Misteri gloriosi - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:21 agosto 1979 è il giorno in cui Gesù fece irruzione nella mia vita. L'incontro con Cristo è una nascita. Verso mezzogiorno, all'inizio della Messa, dapprima mi colse una profonda tristezza, una sconosciuta nostalgia di Dio. Di Lui avevo sentito parlare fin da piccolo, ero sempre credente, senza particolari dubbi di fede. Ma il vero dilemma della mia esistenza era questo: finché non incontrerò Cristo vivo e risorto è come se Dio non esistesse. Quel giorno, durante la Messa, ha preso senso tutta la mia vita e la mia fede. Tutto avvenne essenzialmente tra il mio cuore insoddisfatto e l'evidenza della Sua presenza, che mi diceva: "Guarda che tu hai bisogno solo di me, solo io ti posso bastare. E io ci sono, sono qui, sono tutto per te; voglio riempire d'amore il tuo cuore fino a dilatarlo in una gioia che tu nemmeno puoi immaginare!" Quel giorno ho sperimentato il Fuoco d'amore. E dopo aver pianto tutte le lacrime di gioia e di purificazione, capii che la conversione permanente sarebbe stata la mia strada. Da quando ho gustato le Sue delizie, mi è stato impossibile allontanarmi da Lui. Certo, uno come me rinnegherà Cristo ancora mille volte, ma quel incontro decisivo rimarrà impresso come il giorno della mia nascita, il giorno del primo amore che non si può dimenticare. Rimane nella vita come un giudizio che chiama a una continua conversione; ma non un giudizio di condanna bensì di amore e di tenerezza. Quel giorno è nata una amicizia. E se è vero che solo di Gesù ho bisogno, allora non posso più staccarmi da Lui. Gesù, benedetta l'ora in cui hai posato su di me i Tuoi occhi misericordiosi. Fa che io non perda mai di vista la Tua dolce presenza.

INVITATORIO
Lunedì della 17° settimana del tempo ordinario


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Dinanzi al volto del Signore
cantiamo la sua lode.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Dinanzi al volto del Signore
cantiamo la sua lode.