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Martedi, 30 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Pio V ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:In quello stesso giorno due discepoli, tristi e delusi, se ne stavano andando via da Gerusalemme. I loro passi, all'insegna della stanchezza e sfiducia, sono lenti e incerti. Ma qui ci vorrebbe un cambio di passo. Cristo stesso, vedendo che quei due erano a rischio, abbandona il Suo cielo e si mette sulle loro tracce dando inizio a un vero e proprio metodo, il metodo di Emmaus. Un metodo un po' insolito e anche faticoso, che a volte nella nostra prassi ecclesiale non prevale. Di che cosa si tratta? Si tratta della disponibilità di camminare con qualcuno ascoltandolo. E ne abbiamo bisogno in un tempo in cui riceviamo solo le risposte preconfezionate, già scritte e inoltrate. A chi è tiepido e indifferente, a chi è assuefatto di ogni cosa, una lieta notizia non suscita alcun interesse. Ciò che gli serve è una scossa, una passione, una capacità di desiderare e di cercare ancora. La vita è un cammino regolare ma a volte, per superare un periodo difficile, ci vuole un cambio di passo. E questo avviene nell'incontro con il Risorto. Infatti, i due discepoli dopo aver riconosciuto Gesù nello spezzare il Pane, senza indugio, tornarono a Gerusalemme per condividere la loro gioia con gli altri.

INVITATORIO
Giovedì della 4° settimana del tempo di Quaresima


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore:
per noi ha sofferto tentazione e morte.

Oppure:

Ascoltate, oggi, la voce del Signore:
non indurite il vostro cuore.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore:
per noi ha sofferto tentazione e morte.

Oppure:

Ascoltate, oggi, la voce del Signore:
non indurite il vostro cuore.