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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney):Se si bada alle nostre virtù, siamo allegri. Se ci si accorge dei nostri difetti, siamo tristi. Noto questo in un gran numero di persone.
Gesu

Felicità come dono dell'unico Dio.


25. Datami questa spiegazione, forse potrò convincere più facilmente del mio assunto quei pagani che non hanno il cuore troppo indurito. L'umana debolezza ha compreso fin d'allora che la felicità può essere data soltanto da un dio e lo hanno compreso anche gli uomini che adoravano molti dèi, fra cui il loro stesso re Giove. Ma poiché ignoravano il nome di colui che desse la felicità, lo vollero indicare col nome della cosa stessa che, come capivano, era data da lui. Dunque hanno indicato abbastanza chiaramente che la felicità non poteva esser data neanche da Giove che già adoravano ma certamente da colui che ritenevano di dover adorare col nome della stessa felicità. Dunque essi hanno creduto, e lo ribadisco, che la felicità è data da un Dio che non conoscevano. Lui si cerchi dunque, lui si adori e basta. Si rifiuti il chiasso di tanti demoni. Non basti questo Dio per colui al quale non basta il suo dono. Non basti, ripeto, all'adorazione il Dio datore della felicità, per colui al quale, quanto al conseguimento, non basta la felicità stessa. Ma colui a cui basta, dato che l'uomo non ha altro da desiderare, si ponga al servizio del Dio datore della felicità. Non è quello che chiamano Giove. Se lo riconoscessero come datore della felicità, non ne cercherebbero, in vista della felicità, un altro o un'altra da cui fosse data la felicità e si guarderebbero dall'adorare un Giove con tante magagne. Si dice di lui che fosse adultero con le mogli degli altri e inverecondo amatore e rapitore di un bel giovane.