Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Quel che voi, Fratelli contemplativi, dovete por­tare nel mondo è la vostra presenza; con quella pre­senza porterete la luce. Cristo deve essere la luce che brilla attraverso voi, e la gente, guardandovi, deve ve­dere unicamente Gesù. Non cercate d'essere qualco­s'altro all'infuori di questo. Dovete affrontare la sfida che vi viene da Gesù: Egli ha effuso la luce e voi prenderete la sua luce e accenderete ogni cuore che vi capiterà d'incontrare. Non opererete a grandi gruppi o con molte persone, ma nella strada, negli ospedali, nelle prigioni: in qualunque luogo dove il buio ha cir­condato un essere umano, voi dovrete essere portatori di luce.

Santa Teresa di Gesù (d'Avila)

I. Amabilissimo Gesù, che preveniste così per tempo la serafica vergine santa Teresa con le vostre più elette benedizioni, che fin dai più teneri anni, portando altamente scolpita nell’animo la memoria della interminabile eternità, andava sovente esclamando:
Dunque o per sempre beata, o infelice per sempre!
Deh per i meriti di sì gran Santa, siate liberale anche con noi delle vostre grazie, e fate che l’importante riflesso dell’eternità occupi mai sempre i nostri pensieri, e siaci di regola in tutto il nostro operare.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Gesù, che a Teresa - feriste il bel core,
Con dardo d’ amore - ferite ancor me.

ORAZIONE A S. TERESA.

O Serafina amantissima del Crocifisso,mia gloriosa avvocata s. Teresa, ecco ai vostri piedi un’anima che più d’ogni altra, ha bisogno del vostro patrocinio perchè, più d’ogni altra carica d’imperfezioni e di miserie. Quel desiderio così ardente che voi aveste qui in terra della salute de’peccatori, ben l’avrete ancora su in cielo per ottenermi dalla divina misericordia un vero pentimento delle mie colpe ed una ferma risoluzione di non peccare mai più. Deh! impetrate, vi prego, al freddo mio cuore una scintilla sola di quell’amor fervidissimo per cui meritaste dal vostro Dio di essere chiamata sua sposa; impetrato una sincera emendazione di costumi, e una costante perseveranza in ogni maniera di buone opere, onde, contrariando mai sempre tutti quei bassi appetiti che mi inclinano alle cose transitorie di questa terra, non abbia mai altri affetti che per amare quaggiù il sommo Bene, colla consolante speranza di godono poi in eterno insieme con voi nel paradiso.