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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Oggi il Vangelo ci riporta al funerale di un giovane, figlio unico di una madre vedova... e possiamo immaginare lo strazio. Perdere un figlio così giovane è devastante. Una morte del genere è un affronto a qualsiasi nostro istinto. È uno strappo nel cuore è una contraddizione terribile. E non c'è da chiedersi perché qualsiasi madre vorrebbe essere al posto del figlio nella bara. Ma ecco Gesù che si avvicina e, con voce calma e decisa, ferma il funerale, risuscita il giovane e lo restituisce alla madre. Potete immaginare la gioia! Solo la fede si oppone alla morte. La sola consolazione che possiamo offrire alla persona in lutto è dirle che Gesù ha vinto la morte e che essa da allora è l'ingresso alla vita nuova; che Dio è buono e che tra le Sue braccia nulla andrà perduto. Senza la fede, la morte rimane una contraddizione insopportabile.
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Meditazioni su Maria Ausiliatrice di San Giovanni Bosco



Maria Ausiliatrice



Grazie ricevute ad intercessione di Maria Ausiliatrice

Fatti avvenuti a Chieri.

Destefanis Vincenzo di Chieri, da 7 mesi travagliato da forte mal d'occhi, si trovava colla vista attenuata al punto che temeva, di perderla, rimanendo come cieco al mattino ed alla sera. Egli andava sempre di male in peggio, quando una persona gli diede il provvido consiglio di raccomandarsi alla Madonna sotto il titolo di Auxilium Christianorum. Nel tempo stesso gli vennero suggerite alcune preghiere da recitarsi ogni giorno per. un dato tempo. Pieno di fiducia, di tutto cuore recitando la piccola preghiera, tosto il suo male cominciò notabilmente a diminuire, così che non era ancora terminato il giorno prefisso, che egli, si poteva già dire pienamente ristabilito.

Una vedova da Chieri, di nome Vitrotti Giuseppa, già da vari mesi aveva una specie di tumore in una guancia. Molti medici, dopo aver provato tutti i mezzi che seppero, dichiararono il male insanabile. Una sua nipote, Gastaldi Giuseppa, era anche essa colpita da vari malori per tutta la persona, per cui nulla giovarono i ritrovati dell'arte umana, anzi rimanendo in letto immobile il suo corpo per la violenza del male veniva attratto e contorto. Mentre sì l'una che l'altra già perdevano ogni speranza di guarigione, venne loro proposto di fare una novena alla Madonna venerata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice. Di buon grado accolsero il consiglio e con gran fede incominciarono la novena facendo le preghiere che loro vennero indicate. Non era ancora finita la novena e la vedova si trovava guarita dal suo tumore. La nipote parimenti in detto tempo poté alzarsi da letto e camminare trovandosi libera da'suoi mali.

Un giovanetto da Chieri era travagliato da una piaga. in un braccio, che gli faceva soffrire dolori acutissimi. Il padre non sapendo più che fare, lo raccomandò a Maria Ausiliatrice, e lo condusse a questa chiesa. Ciascuno poi invocando la protezione di Colei che è proclamata aiuto dei Cristiani, il braccio infermo restò pienamente risanato. Il padre va con gioia raccontando il fatto avvenuto a vantaggio di suo figlio, e lo racconta come una benedizione che Dio sparse sopra tutta la famiglia.

Relazione di Maria Casati di Milano.

«Io era stata colpita da un colpo di paralisia che uri lasciò morta per metà con minaccia di ulteriori attacchi. Ridotta così all'estremo della vita, i miei parenti, animati da altri fatti che avevano udito a narrare, non isperando più conforto dai mezzi umani, ricorsero all'aiuto del Cielo, alla protezione di Maria Ausiliatrice. Fu chiesta la benedizione, si cominciò la novena, e si stabilì che si celebrasse una santa Messa, mentre i miei pregavano intorno al mio letto. Alle sette e mezzo del piattino, alla metà della Messa., che si celebrava in onore di Maria Ausiliatrice, in un momento ritorno in me stessa, riacquisto la favella, le membra paralitiche riprendono il,loro ordinario movimento, ed io mi sento e sono perfettamente guarita.

Desidero che a questo fatto si dia la maggior pubblicità affinché tutto il mondo conosca la grazia che ottenni da Maria Ausiliatrice e sia così sempre più invocato e benedetto il suo santo nome.

15 giugno 1868.

MARIA CASATI.»

É da notare che circa le sette mezzo, sul momento appunto in cui terminava la santa Messa, detta per lei all'altare di M. Ausiliatrice in Torino, l’ ammalata ritornava in se, apriva gli occhi, riprendeva la favella, cominciava a muovere il braccio paralitico, poi la gamba, e in fine tutto il corpo. Sul principio gli astanti temettero che quello fosse un momentaneo sforzo della natura, o un segno di delirio. Ma si cangiò ben tosto il loro timore in vivissima gioia, quando la malata si siede sul letto e dice chiaramente: «Io sono pienamente guarita.» Dimanda allora le vesti, e del mattino stesso si alza, si porta in chiesa a ringraziare Iddio e la sua Santissima Madre e a fare la santa Comunione. La fortunata signora scrisse ella stessa la relazione che abbiamo di sopra riferita.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu