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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Questo è il paradosso della tua unione con il Signore: più sei legato a Lui, più ti senti libero e forte. È la forza della debolezza, è la potenza della grazia. Diventi una creatura nuova quando la tua debolezza non è più per te causa di tristezza e di inquietudine, ma di pace e di gratitudine. Questo è il paradosso del Natale: non si tratta di cercare ma di lasciarsi trovare. Ricordati, Gesù ha più fame di te di quanta tu ne abbia di Lui. Quindi, prima di andare a cercare Gesù, lasciati cercare e trovare da Lui. In questi giorni, accoglilo, posa il tuo sguardo su quel Bambino e lasciati avvolgere dal Suo amore.

Novena a Santo Stefano

I. Glorioso s. Stefano, che, appena convertito alla fede, foste riempito di tutti i doni dello Spirito Santo, e vi consacraste con tanto ardore alla diffusione del Vangelo da meritare d’essere trascelto a primo cooperatore degli Apostoli, a primo Diacono della Chiesa,ottenete a noi tutti la grazia di sempre ricevere con gran frutto i sacramenti a cui ci accostiamo, o di esternare la nostra riconoscenza con l'adoperarci nel miglior modo per la santificazione dei nostri prossimi.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Glorioso s. Stefano, che, favorito da Dio d’una eloquenza a cui non poterono mai resistere i più accaniti nemici dell’Evangelo, lungi dall’intimorirvi per le loro minacce, seguitaste sempre con maggior zelo a predicar dappertutto la divinità del Nazareno, o la necessità indispensabile d’abbracciar la sua fede per arrivare a salute, ottenete a noi tutti la grazia d’essere sempre perseveranti e nelle pratiche di pietà, e nell’adempimento dei nostri particolari doveri, malgrado tutti gli scandali e le persecuzioni del mondo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Glorioso s. Stefano, che, oppresso da una grandine di sassi, fino a farvi tutto nuotare nel vostro sangue, aveste la consolazione tutta nuova di vedere il cielo aperto sul vostro capo e Gesù Cristo medesimo che dal trono della sua gloria vi incoraggiava a sostener per lui il martirio, e in tanto estremo non faceste altro che domandare misericordia o perdono per i peccati dei vostri lapidatori, ottenete a noi tutti la grazia di sostener sempre con perfetta rassegnazione tutte le traversie della terra, di amar sempre di cuore tutti coloro dai quali avessimo ricevuto qualche torto, e di essere sempre pronti a difendere anche con il sangue tutte le verità della fede, onde potere anche noi vedere aperto quel cielo a cui, siccome a nostra patria, sospiriamo continuamente.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.