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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Gesù ci insegna la preghiera più bella, il Padre nostro. Anche se la conosci a memoria, essa è sempre nuova, calda, nutriente come il pane appena sfornato. Gesù non ti chiede di recitarla, ma di amarla e di entrare in essa, per scoprire che in fondo pregare è semplice. Perché pregare non è questione di parole ma di amore. Forse a un bambino bisogna insegnare le parole da dire quando si rivolge al suo padre o alla sua madre? A Dio Padre devi rivolgerti con semplicità e fiducia. Non preoccuparti di parole, ma prega col cuore. Uniti nella preghiera.

Novena a San Matteo Apostolo ed evangelista

I. Per quell’ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso s. Matteo, abbandonaste l’impiego, la casa e la famiglia per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittar sempre con giubilo di tutte le divine ispirazioni.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Per quell’ammirabile umiltà con cui voi, o glorioso s. Matteo, scrivendo prima d’ogni altro il Vangelo di Gesù Cristo, non vi qualificaste altrimenti che col nome di pubblicano, impetrate a noi tutti la grazia di sprezzare la vana stima e i falsi onori del mondo per non apprezzare che la grazia divina e tutto quello che serve a conservarcela.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Per quell’ammirabile mortificazione in cui voi, o glorioso s. Matteo, passaste tutti i giorni di vostra vita non alimentandovi mai che di erbe selvatiche e di legumi, ottenete a noi tutti la grazia di mortificare continuamente il nostro spirito e la nostra carne per viver sempre obbedienti ai’precetti santissimi dell’Evangelo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

IV. Per quell’ammirabile potere che voi, o glorioso s. Matteo, esercitaste sopra la morte e l'inferno, richiamando a nuova vita la defunta figlioola del re d’Etiopia, e liberando il popolo da quei mali con cui l’opprimevano, col soccorso del demonio, i Gentili impostori, ottonete a noi tutti la grazia di scoprir sempre le insidie dell’infernale nemico per sempre trionfare completamente dei suoi assalti.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

V. Per quell’ammirabile predilezione che voi, o glorioso s. Matteo, professaste mai sempre alla virtù della castità, onde induceste a professarla con voto, non solamente la real principessa Ifigenia, ma ancora un numero assai grande di donzelle che si unirono a lei, per cui meritaste di soffrire il martirio in quel momento in cui offrivate sopra l’altare l’Ostia immacolata, ottenete a noi tutti la grazia di custodire sempre gelosamente una virtù così bella, e di inculcarne la pratica ai nostri prossimi, onde assicurarci quel premio che è specialmente riservato a tutti i mondi di cuore.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.