Santo Rosario on line

Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Un giorno viene mostrato a Filippo l’albero genealogico dei Neri. Tutti conoscono l’usanza mondana di vantarsi dei propri natali, di ringalluzzirsi quando si può far vedere agli altri che i propri avi erano delle persone nobili, dei principi o dei re. Per questo motivo vi sono tanti che conservano in un quadro con raffigurato un albero, o in una pergamena ben pitturata, tutti i nomi dei propri antenati che pendono dai rami o dal tronco. una vanità perdonabile ma insulsa, perché le origini degli uomini sono uguali per tutti: tutti siamo figli di uno stesso Padre e quindi tutti abbiamo una grandissima nobiltà, una nobiltà divina: davanti a questa nobiltà, tutte le grandezze umane scompaiono. Ben lo sapeva il giovane Filippo, il quale dopo avere sogguardato la pergamena con un tono di compassione, la fece delicatamente a pezzi dicendo allegramente: Val meglio essere iscritti nel libro della vita.
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Luglio, mese del Preziosissimo Sangue di Gesù



Preziosissimo Sangue

11 luglio. IL PREZIOSISSIMO SANGUE INFIAMMA LA CARITA'

Per salvarci, il Figlio di Dio è sceso dagli splendori di gloria che aveva in cielo con il Padre e con lo Spirito Santo, è venuto sulla terra e si è fatto simile a noi.

Con noi ha condiviso gioie e dolori. Non basta; col suo Sangue ci ha redenti. Un giorno disse: "Io offro la mia vita per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso" (Gv 10, 17-18).

Dunque, la vita non l'hanno tolta a Gesù contro la sua volontà, ma l'ha donata lui liberamente, per amore.

Come potremo, davanti a questa certezza di fede, non sentire un grande amore per il Figlio di Dio che si è fatto Figlio dell'uomo e fratello nostro? Saremo più ingrati degli animali che sentono e dimostrano riconoscenza per i loro benefattori?

Se non ci sentiamo animati da un forte amore per il Signore Gesù è perché non riflettiamo abbastanza alle tante meraviglie operate dal suo amore a vantaggio nostro e pagate con il suo sacrificio.

Domandiamoci spesso: Perché tanto Sangue? Perché Gesù ha vo­luto accettare tanto dolore? La risposta della fede è semplice e conso­lante: Gesù ha voluto soffrire e morire per liberarci dal potere di Satana e donarci il paradiso.

E anche se ora Gesù è asceso al cielo ed è alla destra del Padre, a godere la gioia e la gloria che ha meritato per sé, ha lasciato alla Chiesa l'inestimabile dono del suo Sangue perché noi possiamo attingervi a nostro vantaggio e raggiungerlo in paradiso.

Fioretto Recita attentamente l’Atto di carità".

ESEMPIO Trovandosi S Francesco Caracciolo vicino alla morte, dopo aver fatto con profonda umiltà la confessione generale e dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti, preso in mano il Crocifisso ripeteva: "Sangue di Gesù che sei stato sparso per me, tu sei mio; lo voglio, Signore, dammelo, che è mio, non negarmelo". E baciando le sante piaghe di Gesù continuava: "Sangue Preziosissimo del mio Gesù, tu sei mio e solo per te e con te io spero di salvarmi". Econ questi sentimenti serenamente spirò.

ATTO DI CARITA’ Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo come me stesso e perdono le offese ricevute. Signore, che io ti ami sempre più.