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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Dieci colpiti dalla lebbra: tutti hanno ricevuto il dono di guarigione, ma uno solo - uno straniero - sente bisogno di ringraziare il Signore. Gli altri nove ritengono normale, quasi dovuta, la loro guarigione. A loro non viene ritirato il dono, ma il loro è un dono impoverito per la mancanza di gratitudine, perché non sfocia nella fede. Loro sono solo guariti, mentre lo straniero è anche salvato, oltre ad essere guarito. Infatti, a lui Gesù dice: "La tua fede ti ha salvato!" Devi convincerti che tutto è grazia e che tutto deve essere il rendimento di grazie. Non dare per scontato ciò che ti viene donato da Dio. Non essere ingrato. Se sei grato per i Suoi benefici, Egli te ne darà altri dieci.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

III APPARIZIONE



Giovedì, 18 febbraio 1858 - Mattino presto Ore sei. Albeggia appena.

Bernadette ha ascoltato la S. Messa delle cinque e mezzo e si avvia alla grotta in compagnia di due sole persone: la signorina Antonietta Peyret, Figlia di Maria di 23 anni, e la signora Millet, le quali pensano che l'apparizione sia qualche anima del Purgatorio e precisamente quella della presidente della Congregazione Mariana, morta poco prima, che venga a chiedere suffragi.

La signorina Peyret reca con sè penna, carta e calamaio, affinchè lo strano fantasma possa scrivere i suoi desideri e la signora Millet porta un cero benedetto nel giorno della Candelora, contro gli spiriti maligni.

Bernadette ha fretta di giungere alla grotta; pare che abbia le ali ai piedi questa mattina e precede di qualche poco le compagne.

Alla grotta si inginocchia subito e comincia il S. Rosario, guardando la nicchia ancor vuota.

Ad un tratto manda un grido di gioia. La Madonna è là, sorridente e con la mano l'invita ad avvicinarsi.

Le sue compagne non vedono nulla, per quanto si sforzino di fissare la roccia.

- Chiedile se non ha piacere che restiamo qui noi o se dobbiamo ritirarci.

Bernadette interroga la SS. Vergine e poi dice: - Potete rimanere!

Allora le due amiche si inginocchiano ed accendono il cero, il primo cero che brilla davanti alla roccia di Massabielle.

Bernadette in estasi contempla la bellezza della SS. Vergine e tace. La signorina Peyret le porge allora carta, penna e calamaio, che ha portato con sè e, pensando sempre che si tratti dell'anima. della sua presidente defunta, le suggerisce:

- Dille che scriva qui i suoi desideri!

Bernadette prende ogni cosa, si avvicina alla SS. Vergine e si alza in punta di piedi, per arrivare a porgerle gli oggetti e dice: - Signora, se avete qualcosa da comunicare, abbiate la bontà di scrivere qui quanto desiderate!

La Bella Signora parla per la prima volta - Allora per la prima volta la Bella Signora parla sorridendo ed usando nella sua bontà il dialetto di Bernadette, affinché la fanciulla possa capire: - Ciò che debbo dire, non è necessario scriverlo. Vuoi farmi la gentilezza di venir qui per quindici giorni?

- Sì, ve lo prometto! - risponde Bernadette.

La Vergine sorride ancora e dice: - Ed io non ti prometto di farti felice in questo mondo, ma nell'altro sì!

Poco dopo scompare, lasciando dietro di sé una luminosità che si spegne poco a poco. L'apparizione è durata circa un'ora ed ha lasciato nell'animo di Bernadette una profonda impressione, non solo per la voce dolcissima della Bella Signora e la nitidezza dei suoi occhi azzurri «con cui guarda tutti con molta bontà» dirà Bernadette, ma per la promessa soprattutto da lei fatta alla SS. Vergine e per quella della SS. Vergine fatta a lei: «Ed io non ti prometto di farti felice in questo mondo, ma nell'altro sì! ».

Riflessioni:Il dolore nella vita umana Mediteremo presto come si siano realizzate le parole della SS. Vergine nella vita di Bernadette. Visse per trentasei anni, si può dire tra le sofferenze e si spense nel dolore. Ma il suo diario è chiuso da queste parole rivelatrici: «Più verrò crocifissa, più mi rallegrerò!»».

C'è davvero qualcosa di grande nella sofferenza, che tante volte noi non comprendiamo, soprattutto nel dolore degli innocenti!...

È come una continuazione della Passione e della Redenzione di Gesù, secondo la parola di S. Paolo: «Compio in me ciò che ancora manca ai patimenti di Cristo, apro del corpo di Lui, che è la Chiesa,, (Colos. 1-24).

La sofferenza degli innocenti, unita a quella redentrice di Gesù, acquista così un valore più vasto, universale, per la salvezza di chi non è innocente e deve essere lavato dal sangue redentore di qualcuno.

Il tuo dolore. - Il dolore è compagno di ogni vita umana e quindi, o presto o tardi, anche della tua. Dolore fisico, acciacchi o malattie, e dolore più spesso spirituale, incomprensioni, solitudine, umiliazioni, lotte.

Vi è però modo e modo di soffrire: come lo schiavo, imprecando; come la bestia inconsciamente e come il cristiano, per amore... Il tuo dolore deve essere moneta per il cielo: Il mio penare è una chiavina d'oro... piccola, ma che apre un gran tesoro. È croce, ma è la croce di Gesù: quando l'abbraccio, non la sento più!

Ti ritornino spesso alla mente, quando più pesante ti sembra la tua croce, le parole della SS. Vergine: «Non ti prometto di farti felice in questo mondo...». Il mondo ha tante cose belle per le persone felici, per le infelici nulla... Ma come è labile la felicità del mondo, come ingannevole, superficiale, esterna!

Nell'altro sì!», è la grande speranza della nostra vita! Due stille ancora dell'amaro pianto, e di vittoria poi l'eterno canto.

Fioretto: Se mi accadrà oggi di soffrire qualcosa, ne ringrazierò il Signore.

Giaculatoria: Cuore Immacolato di Maria, prega per noi adesso e nell'ora della nostra morte.

LE APPARIZIONI DI FATIMA (1917)

Prima apparizione (13 maggio 1917). - E' mezzogiorno e tre pastorelli, i fratelli Francesco e Giacinta Marto e Lucia Dos Santos (oggi Suor Dolores) loro cugina, giocano nella località della Cova o Conca di Iria, a circa tre chilometri da Fatima (Portogallo), mentre badano al gregge.

Lucia ha 10 anni, Francesco 9 e Giacinta 7.

Il cielo è sereno e splende un sole meraviglioso, ma d'un tratto i ragazzi vedono guizzare un lampo e mentre guardano attorno impauriti, scorgono sopra la chioma di una pianticella una bellissima Signora.

- Non abbiate paura - Essa dice. - Non voglio farvi alcun male!

E' così bella e pare così buona, che Lucia osa interrogarla: - Di che paese siete voi?

- Il mio paese è il Cielo! Sono venuta a domandarvi che veniate qui, alla medesima ora, il giorno 13 di ogni mese, per sei volte consecutive, fino ad ottobre. In ottobre vi dirò chi sono e che cosa voglio da voi.

Poi la Madonna promette ai fanciulli che andranno anche loro in Cielo e chiede loro se siano disposti a soffrire, in riparazione delle bestemmie e delle offese, fatte al Cuore Immacolato di Maria.

Lucia accetta a nome di tutti e tre.

La SS. Vergine sorride compiaciuta e, investendo i piccoli con una viva luce, raccomanda loro di recitare tutti i giorni il S. Rosario con devozione, per ottenere la cessazione della guerra. Poi si dilegua leggera verso il Cielo.

Seconda apparizione (13 giugno 1917). - I tre pastorelli sono puntuali alla Cova di Iria. Recitano la terza parte del S. Rosario con una cinquantina di persone, che li hanno seguiti per curiosità, ed ecco guizzare il lampo premonitore. Alzano gli occhi ed ecco la Madonna sulla chioma della solita pianticella.

La SS. Vergine predice a Lucia che Francesco e Giacinta moriranno presto, mentre lei dovrà lavorare più a lungo, per stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato.

Così dicendo la Madonna investe nuovamente di luce i tre ragazzi e fa vedere il suo Cuore circondato di spine, che lo pungono da tutte le parti.

Terza apparizione (13 luglio 1917). - In questa apparizione, avvenuta esattamente a mezzogiorno, la Madonna fa vedere per un istante ai tre fanciulli il baratro dell'inferno e poi dice:

- La guerra (1914-18) sta per finire, ma se non si cessa di offendere il Signore, non passerà molto tempo, sotto il prossimo pontificato (quello di Pio XI)) ne incomincerà un'altra più terribile (1939-1945). Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta (forse la straordinaria aurora boreale del 4 novembre 1938), sappiate che questo è il grande segno che Dio vi dà, della prossima punizione dei peccati del mondo con la guerra, la fame, la persecuzione contro la Chiesa e contro il Santo Padre. Per impedire questo io verrò a chiedervi la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei brimi sabati. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace. Altrimenti si diffonderanno errori per il mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa; molti buoni verranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire; molte nazioni verranno soppresse... Ma infine il mio Cuore Immacolato trionferà; il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un periodo di pace...

Quarta apparizione (19 agosto 1917). - 1 veggenti sono stati ostacolati e non possono quindi recarsi all'appuntamento del giorno 13. Ma la Madonna appare egualmente a Lucia ed a Giacinta in un'altra località, chiamata Valinhos (piccole valli) il giorno 19 agosto.

- Pregate, pregate molto - dice la SS. Vergine tra le altre cose -, fate sacrifici per i peccatori. Badate che molte, molte anime vanno all'inferno, perché non c'è chi si sacrifichi per loro!

La visione dura come al solito 10 minuti ed è annunciata dal solito lampo all'inizio e salutata dal tuono alla fine.

Quinta apparizione (13 settembre 1917). - Davanti ad una folla calcolata di 20.000 persone in preghiera, nella primitiva località di Cova d'Iria, a mezzogiorno preciso, la SS. Vergine appare ai tre pastorelli e raccomanda loro ed a tutti la recita del S. Rosario, per ottenere la fine della guerra.

Ultima apparizione (13 ottobre 1917). - La folla è salita a 70.000 persone. Piove ma, verso mezzogiorno, Lucia comanda di chiudere gli ombrelli e incomincia il S. Rosario.

Poco dopo ecco il lampo e subito dopo la Bella Signora.

- Chi siete e che cosa volete da me? - chiede ancora Lucia.

- Io sono la Madonna del Rosario e voglio in questo luogo una cappella in mio onore. Sono venuta per esortare i fedeli a recitare ogni giorno il S. Rosario e far penitenza dei loro peccati e a cambiar vita.

Prendendo poi un aspetto più triste: - Che non si offenda più Nostro Signore - supplica -, che è già tanto offeso!

Nel congedarsi la Madonna apre le mani e indica il sole. Allora Lucia: - Guardate il solei - grida.

La pioggia è cessata come di incanto; le nubi si squarciano e compare il sole che gira, come un disco d'argento, su di se stesso, proiettando all'intorno fasci di luce gialla, rossa, verde, azzurra, violacea. Tutto si colora di quella luce, mentre la folla ammutolisce dallo stupore.

Per tre volte si compie questo spettacolo miracoloso, visto anche a distanza da tante altre persone.

Poi il sole pare che si stacchi dal cielo e precipiti sulla folla, che cade in ginocchio gridando: «Miracolo, miracolo!».

Quando il fenomeno cessa, i vestiti di ognuno, prima inzuppati di acqua, si sono completamente asciugati. La Madonna è scomparsa verso il Cielo.

Francesco e Giacinta sono falciati dalla «spagnola» rispettivamente nel 1918 e 1920. Lucia vive tuttora nel Carmelo di Coimbra (Portogallo) e sembra che sia stata favorita da altre apparizioni nel 1926 e nel 1929.

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it