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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Il demonio non dorme mai. Si può dire, senza esagerare, che il satana ci tenta in ogni momento dalla mattina alla sera. Ci spinge verso scrupolosita' per la quale la vita diventa impossibile. Satana ci turba con le preoccupazioni per le cose materiali e ci fa pensare sempre al futuro per farci perdere la pace interiore, per irritarci, per sottrarci all'impegno quotidiano e all'abbandono totale in Dio. Satana ci turba con l'attaccamento alle cose terrene, ci spinge all'avidita' ed avarizia; moltiplica in noi i desideri smodati di potere, di successo, di prestigio, per renderci infelici; ci prostra con l'apatia e ci avvelena con l'invidia. Con le sue perverse suggestioni e vane illusioni di felicità, il demonio vuole a tutti i costi toglierci l'arma dalla preghiera.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 13,1-9: Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».