Santo Rosario on line

Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nella Festa del Battesimo del Signore, vogliamo rivedere il nostro Battesimo. Non basta avere il proprio nome scritto nel registro dei battezzati: quel nome deve uscire alla luce. Ricevere il Battesimo è come ricevere un pacco con molti doni. Succede, purtroppo, che per qualcuno quel paccoregalo, ricevuto tanti anni fa, non è stato ancora aperto. Abbiamo un dono, ma non ne conosciamo il valore. Non sappiamo quanto siamo ricchi. Allora vogliamo riattivare il nostro Battesimo. Battesimo è come un seme che - come ogni seme - attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede. Come ogni seme, anche la fede cresce. Ma se resta statica solo in qualche devozione, allora la fede non cresce. Occorre viverla in costante movimento verso Dio e verso il prossimo. Riscoprire il Battesimo è risvegliare lo Spirito Santo che giace nel nostro profondo, come il fuoco sepolto sotto la cenere che va riacceso affinché possa riscaldare la vita spirituale spesso tetra, triste e quasi spenta. Basterebbe soffiare un po' sulla brace per ravvivare quel Fuoco.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 16, 19-31: Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».