Santo Rosario on line

Lunedi, 6 maggio 2024 - Misteri gaudiosi - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:"Ecco l'Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo!" Il tuo martirio quotidiano consiste nel distacco dal peccato. Butta via i tuoi idoli di potere, di denaro, di prestigio e volgi lo sguardo a Cristo, Agnello di Dio immolato per te. Non finisce mai il tuo cammino di purificazione, che scava sempre di più nel profondo per raggiungere la radice del tuo egoismo e dell'orgoglio. Solo amando Dio fino in fondo riuscirai a liberarti dai tuoi idoli, dalle cattive abitudini e dalle tue catene. Prima di morire, San Francesco chiese dal Signore due grazie. La prima: di sentire nell'anima e nel corpo - per quanto possibile - quel dolore atroce che Lui, Agnello innocente, provo' sulla Croce; la seconda: sentire nel cuore quel Suo straordinario amore per noi peccatori. Intorno a te c'è molto dolore. Vuoi sapere perché soffre l'innocente? Guarda la Croce con amore, guarda quell'Agnello immolato e capirai.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 16,1-13: Non potete servire Dio e la ricchezza.

«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
[ Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». ]