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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nella parabola del ricco epulone e il povero Lazzaro Gesù prende di mira le ricchezze e soprattutto il loro uso iniquo: il ricco epulone non si serve delle ricchezze per farsi amici nel cielo e per aiutare il povero, ma per umiliarlo e insultarlo. Però il Vangelo non si ferma solo alle critiche delle ricchezze: le supera con l'imperativo dell'amore. L'amore è il vero principio sociale, capace - se fosse applicato sul serio - di eliminare tutte le ingiustizie. Al ricco epulone si rimprovera di non aver avuto una briciola di compassione per povero Lazzaro che moriva di fame; si rimprovera il suo egoismo, l'indifferenza e la cecità del cuore. Alla fine, Lazzaro è accolto nell'intimità di Dio, al posto d'onore nel banchetto del cielo. Un abisso invalicabile lo separa dal ricco, un abisso creato proprio dalla sua indifferenza. L'amore diventa efficace anche ai fini della trasformazione della società quando si incarna in una comunità, in cui si realizza quella condivisione che manca al ricco epulone della parabola.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

In quel tempo, Gesù disse [ ai suoi discepoli ]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».