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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:La preghiera è innanzitutto una risposta. E questo perché è Dio che parla per primo. È Dio che ama per primo. Se non fosse Dio ad uscire dal Suo silenzio, nessuno sognerebbe di rispondere. Se non fosse Lui ad uscire dal Suo isolamento, nessuno potrebbe liberarci dal nostro. La preghiera è questione d'amore. Nell'amore occorre essere in due. Ma è Dio che fa sempre il primo passo verso di te e ti chiama per nome. E tu rispondi "eccomi". Così comincia il dialogo della preghiera. Quando il cuore si apre all'amore di Dio, la prima parola che esce è un "grazie". E non può essere diversamente.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 4,21-30: Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.