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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Anche i credenti hanno dei difetti. Infatti, alcuni sono invidiosi dei progressi altrui, si ingelosiscono se gli altri vanno più spediti di loro nel cammino di preghiera. Ci sono gli altri che, quando non traggono dalla preghiera le soddisfazioni che si aspettano - a volte è Dio stesso che gliele nega per metterli alla prova o per salvarli dalla superbia - quindi trascurano la preghiera o la abbandonano. Gli altri ancora fanno fatica a sintonizzarsi con la volontà di Dio e vorrebbero che Egli stesso si adeguasse alla loro volontà. Chi mai potrà liberarli da questi difetti? Se perseverano nel cammino, sarà Dio stesso che, attraverso le prove, l'aridità e le tenebre interiori, li purifichera' e li innalzerà ai livelli superiori di spiritualità.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Mt 9, 36 - 10, 8: Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò.

In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».