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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:La pace è il primo dono di Cristo Risorto. Troppe volte la tua pace è una pace apparente e precaria perché è costruita dagli altri: qualcuno ti dà un po' di stima, un altro un po' di simpatia, un altro ancora un pizzico di apprezzamento, un elogio... e sei contento. Ti senti in pace. Poi succede un piccolo incidente, uno sgarbo, una critica, un'osservazione ingiusta... e tutto crolla. La tua pace si sfascia. Ma è naturale, perché non era la tua. Questa pace dipende dagli altri e dura finché tutto fila liscio. Invece la pace di Cristo è duratura, profonda. È una pace che investe tutto il tuo essere, entra nella tua profondità e non si appiccica semplicemente alla pelle. Accogliere la pace di Cristo significa accogliere la Sua presenza nell'anima, nella mente e nel cuore. Finché Gesù è in te, niente potrà toglierti questa pace.

Novena al Sacro Cuore di Gesù

1. Cuore adorabile di Gesù, dolce mia vita, nei presenti miei bisogni ricorro a Te, per soccorso e affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, tutte le angustie del mio cuore, ripetendo mille volte: “O Cuore Sacratissimo, fonte di amore, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

2. Cuore amatissimo di Gesù, oceano di misericordia, ricorro a Te, per aiuto, nelle mie presenti necessità e, con pieno abbandono, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, la tribolazione che mi opprime, ripetendo ancor mille volte: “O Cuore tenerissimo, unico mio tesoro, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

3. Cuore amorosissimo di Gesù, delizia di chi Ti invoca, nella impotenza in cui mi trovo, ricorro a Te, dolce conforto dei tribolati, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà tutte le mie pene e ripeto ancor mille volte: “O Cuore generosissimo, riposo unico di chi spera in Te, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.