Santo Rosario on line

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Misteri gloriosi - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Tutte le nostre opere sono inutili nei riguardi della vita eterna, se non sono guidate dalla retta intenzione e profumate con il balsamo della carità.

LETTURE A CASO

Gv 14,1-31

1"Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 3quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 4E del luogo dove io vado, voi conoscete la via".

5Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?". 6Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". 8Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".

22Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?". 23Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. 30Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, 31ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui".


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Lc 12, 13-21:Quello che hai preparato, di chi sarà?

Ef 3,1-21

1Per questo, io Paolo, il prigioniero di Cristo per voi Gentili... 2penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: 3come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente. 4Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione del mistero di Cristo. 5Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: 6che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo, 7del quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio a me concessa in virtù dell'efficacia della sua potenza. 8A me, che sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, 9e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dell'universo, 10perché sia manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la multiforme sapienza di Dio, 11secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, 12il quale ci dà il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui. 13Vi prego quindi di non perdervi d'animo per le mie tribolazioni per voi; sono gloria vostra.

14Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, 15dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, 16perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. 17Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, 18siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, 19e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20A colui che in tutto ha potere di fare
molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
secondo la potenza che già opera in noi,
21a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.


Lettera ai Romani: Raggiungere il Cristo

V,1. Dalla Siria sino a Roma combatto con le fiere, per terra e per mare, di notte e di giorno, legato a dieci leopardi, il manipolo dei soldati. Beneficati diventano peggiori. Per le loro malvagità mi alleno di più «ma non per questo sono giustificato». 2. Potessi gioire delle bestie per me preparate e m'auguro che mi si avventino subito. Le alletterò perché presto mi divorino e non succeda, come per alcuni, che intimorite non li toccarono. Se incerte non volessero, le costringerò. Perdonatemi, so quello che mi conviene. 3. Ora incomincio ad essere un discepolo. Nulla di visibile e di invisibile abbia invidia perché io raggiungo Gesù Cristo. Il fuoco, la croce, le belve, le lacerazioni, gli strappi, le slogature delle ossa, le mutilazioni delle membra, il pestaggio di tutto il corpo, i malvagi tormenti del diavolo vengano su di me, perché voglio solo trovare Gesù Cristo.

(Autore: Sant'Ignazio di Antiochia)

L'imitazione di Cristo: L'ARDENTE ASPIRAZIONE AL CORPO DI CRISTO IN ALCUNE ANIME DEVOTE

PAROLE DEL DISCEPOLO
" Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi a coloro che Ti temono" (Sal 30, 20). Quando ripenso, o Signore, a certe anime devote che s'accostano al tuo Sacramento con la più grande devozione e con affetto, Piuttosto spesso mi sento pieno di colpa e di vergogna, perché m'accosto al tuo Altare e alla Mensa della santa Comunione così tiepido, così freddo, Perché rimango così arido e senza un palpito del cuore, perché non sono del tutto acceso alla tua presenza, o mio Dio, E perché non sono così fortemente rapito e commosso, come lo furono molti devoti che, per l'intensissimo desiderio della Comunione e per la sensibile tenerezza del cuore, non riuscirono a frenare le lacrime.

Essi, anzi, aprendo ad un tempo la bocca del cuore e quella del corpo, dal loro intimo anelavano a Te, Dio, fonte viva, e non potevano calmare o saziare il loro vivo desiderio in altro modo, se non ricevendo il tuo Corpo con pieno giubilo e con avida esultanza della loro anima. Oh, che fede sincera ed ardente, la loro! Essa costituisce un argomento a prova della tua reale presenza! Codeste anime devote davvero conoscono il loro Signore nella “frazione del pane” (Lc 24, 35); il loro cuore tanto ardentemente divampa per Gesù, che cammina con loro.

Spesso, un siffatto sentimento, una siffatta devozione, un amore ed un ardore così veementi sono lontani da me. Siimi propizio, Gesù buono, dolce e benigno, e concedi a questo tuo povero mendico che, qualche volta almeno, risenta nella santa Comunione un po' dell'intimo amore del tuo cuore, Perché s'irrobustisca la mia Fede, rinvigorisca la Speranza nella tua bontà; e la Carità, una buona volta perfettamente accesa e dopo avere gustato la Manna celeste, non mi venga mai meno.

La tua misericordia, poi, è così potente, da concedermi anche codesta desiderata grazia e da visitarmi con somma clemenza in ispirito d'ardore, fino a che non sarà giunto il giorno che a Te piacerà. Infatti, sebbene io non arda d'un desiderio così intenso come quello che ebbero per Te questi devoti così singolari, tuttavia sento, per grazia tua, che desidero avere quel desiderio grande e bruciante; prego e sospiro d'essere ammesso a far parte di tutti i tuoi fervidi devoti e d'essere annoverato nella loro santa compagnia.