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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Vuoi avere sempre Dio nella mente? Abbi sempre te stesso di fronte a te. Dove c'è l'occhio, lì c'è la mente: abbi sempre l'occhio fisso su te stesso. Tre cose ti faccio presenti: la mente, l'occhio e te stesso. Dio è nella mente, la mente è nell'occhio, l'occhio è in te. Quindi se guardi te, hai Dio in te. Vuoi avere sempre Dio nella mente? Abbi te stesso, quale egli ti ha fatto. Non andare in cerca di un te stesso diverso da ciò che sei. Non voler fare te stesso diverso da quello che lui ti ha fatto, e così avrai sempre nella tua mente Dio.

LETTURE A CASO

Lc 21,1-38

1Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. 2Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli 3e disse: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. 4Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere".

5Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6"Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta". 7Gli domandarono: "Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?".

8Rispose: "Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 9Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine".

10Poi disse loro: "Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 19Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

20Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. 21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; 22saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.

23Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. 24Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.

25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

27Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.

28Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina".

29E disse loro una parabola: "Guardate il fico e tutte le piante; 30quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. 31Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 32In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. 33Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

34State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 35come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".

37Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. 38E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mc 9,2-10: Questi è il Figlio mio, l'amato

Col 3,1-18

1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; 2pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! 4Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.

5Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, 6cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. 7Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. 8Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. 9Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni 10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. 11Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.

12Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 13sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!

16La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. 17E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 22Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 23Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore. 25Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno.

4

1Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.

2Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. 3Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi trovo in catene: 4che possa davvero manifestarlo, parlandone come devo.

5Comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione. 6Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.

7Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, 8che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. 9Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui.

10Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà da voi, fategli buona accoglienza - 11e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione. 12Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. 13Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. 14Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema.

15Salutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 16E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. 17Dite ad Archippo: "Considera il ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene".

18Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.


De Oratione: VERSO LA BEATITUDINE

117. Perfetta assenza di forma: Quanto a me, dirò il mio pensiero che ho espresso anche altrove: beato l'intelletto che nel tempo della preghiera è arrivato in modo perfetto a non avere una forma.

118. Crescente desiderio di Dio Beato: è l'intelletto che pregando senza distrazione ha un sempre più crescente desiderio di Dio.

119. Incontro all'immateriale Beato: è l'intelletto che nel tempo della preghiera diventa immateriale e spoglio di tutto.

120. Pienezza del senso spirituale: Beato è l'intelletto che nel tempo della preghiera ha ottenuto una perfetta insensibilità.

121. Sconfitta della vanagloria: Beato è il monaco che si considera "rifiuto di tutti".

122. Ideale ecclesiale: Beato è il monaco che guarda alla salvezza e al progresso di tutti come se fossero suoi propri, con ogni gioia.

123. Garanzia contro la vanagloria: Beato è il monaco che considera tutti gli uomini come Dio, dopo Dio.

124. Armonia: Monaco è colui che da tutti è separato e con tutti è armonicamente unito.

125. Comunione: Monaco è colui che si ritiene uno con tutti, abituato com'è a vedere se stesso in ognuno.

126. Messe sublime: Porta eccellentemente a perfezione la preghiera colui che sempre fa fruttificare per Dio tutta la sua primordiale capacità intellettiva.

(Autore: Evagrio Pontico)

L'imitazione di Cristo: L'AMORE DELLA SOLITUDINE E DEL SILENZIO

Scegli il tempo opportuno per attendere soltanto a te e rifletti spesso sui benefici ricevuti da Dio. Lascia da parte le curiosità; leggi attentamente quegli argomenti che procurano la compunzione del cuore più che l'impegno della mente. Se eviterai le chiacchiere inutili e l'ozioso girovagare come pure il dare ascolto alle novità ed ai pettegolezzi, troverai tempo sufficiente ed utile per intrattenerti in pie meditazioni. I più grandi Santi evitavano, quando potevano, la compagnia degli uomini e preferivano servire Dio in solitudine. Disse un tale (Seneca, Epist. VII.3): "Ogni volta che sono stato in mezzo agli uomini, sono ritornato meno uomo". Facciamo spesso esperienza di questo fatto, quando conversiamo troppo a lungo. È più facile tacere del tutto, che non eccedere nelle parole. È più facile stare ritirati in casa, che sapersi controllare fuori quanto basta.

Chi, dunque, tende ad uno stato di vita interiore e spirituale deve con Gesù allontanarsi dalla folla. Nessuno può esporsi in pubblico con sicurezza, se non chi ama vivere ritirato. Nessuno parla con sicurezza, se non chi volentieri tace. Nessuno è in grado di reggere gli altri con sicurezza, se non chi sta volentieri sottomesso. Nessuno comanda con sicurezza, se non colui che ha bene imparato ad ubbidire. Nessuno gode d'una sicura letizia, se non chi abbia a testimone in sé una coscienza pura. La sicurezza dei Santi tu, però, sempre piena del timore di Dio. E, per quanto essi spiendessero per grandi virtù e per grazia, non per questo furono meno timorosi ed umili dentro di sé. ìnvece, la sicurezza dei malvagi nasce da superbia e presunzione e, alla fine, si volge in loro stesso inganno.

Non riprometterti d'essere mai sicuro in questa vita, per quanto ti creda d'essere un buon monaco od un devoto eremita. Spesso, coloro che dagli uomini furono stimati migliori corsero più gravi pericoli per l'eccessiva fiducia in se stessi. Perciò, a molti è più utile non essere del tutto esenti da tentazioni, ma esserne più spesso turbati, perché non si ritengano troppo sicuri di sé, perché non montino eventualmente in superbia ed anche perché non s'abbandonino senza freno alle consolazioni esteriori.

Chi non cercasse mai una gioia passeggera, chi non s'immischiasse mai nelle cose del mondo, oh, quanto pura manterrebbe la sua coscienza! Oh, quanta pace e quanta serenità godrebbe chi mettesse da parte ogni vana preoccupazione e tenesse la mente rivolta soltanto a pensieri salutari e divini, e ponesse in Dio tutta la sua speranza! Nessuno è degno del conforto celeste, se non si sarà diligentemente esercitato nella santa compunzione.

Se vuoi sentire questa compunzione profonda nel cuore, entra nella tua cameretta e chiudi fuori i rumori del mondo, come sta scritto: "Tremate e non peccate, sul vostro giaciglio riflettete e placatevi" (Sai 4,5). Nella tua cella troverai ciò che fuori più spesso perderai. La cella, se vi si abita a lungo, diviene soave; se mal custodita, viene a noia.

Se, fin dal principio della tua conversione, l'avrai abitata e custodita bene, ti sarà poi diletta amica e graditissimo conforto. Nel silenzio e nella quiete l'anima devota progredisce ed impara il significato nascosto delle Scritture. Là trova la sorgente delle lacrime, con le quali ogni notte si possa lavare e mondare, al fine di diventare tanto più familiare al suo Creatore, quanto più si tiene lontana da ogni frastuono del mondo. A chi, dunque, si separa da conoscenti ed amici, Dio s'accosta con i suoi Angeli santi. È meglio vivere appartati ed aver cura della propria anima che non, trascurando se stessi, compiere miracoli. E' cosa lodevole per un Religioso uscire raramente, schivare d'essere visto e neppure avere voglia di vedere gente.

Perché vuoi vedere quello che non ti è lecito avere? "il mondo passa con la sua concupiscenza "(1 Gv 2,17). L’amore ai piaceri dei sensi ci trascina agli svaghi; ma, passata quell'ora, che cosa riporti, se non peso sulla coscienza e dissipazione del cuore? Una lieta uscita prepara spesso un triste ritorno, ed un'allegra veglia notturna prepara un triste mattino. Così, ogni piacere dei sensi si insinua dolcemente, ma alla fine morde ed uccide. Quale cosa puoi vedere altrove, che tu già non veda anche qui? Ecco il cielo e la terra e tutti gli elementi; di essi sono pure composte tutte le cose. Quale oggetto puoi vedere in alcun luogo, che duri a lungo sotto il sole? Forse, credi di potertene saziare; ma non vi riuscirai. Anche se tu vedessi presenti tutte le cose create, che cosa sarebbe ciò, se non una vana visione?

Leva gli occhi in alto, a Dio, e prega per i tuoi peccati e per le tue negligenze. Lascia le vanità agli uomini vani; tu, invece, poni mente a ciò che Dio t'ha comandato. Chiudi dietro di te l'uscio e chiama a te Gesù, il tuo Amato. Trattieniti con Lui in cella, perché non troverai altrove pace così grande. Se non ne fossi uscito e non avessi prestato alcun ascolto agli strepiti del mondo, ti saresti meglio mantenuto nella santa pace. Ma, poiché ti diletti talvolta nell'ascoltare le novità, è inevitabile che per questo senta qualche turbamento nello spirito.