Santo Rosario on line

Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Massime di perfezione cristiana:La malalingua è così spietata e maligna che, prima di arrecare danno ad altri, ferisce il suo stesso padrone, determinandone a volte la morte del corpo e dell'anima.

LETTURE A CASO

Gv 20,1-30

1Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". 3Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, 7e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.

11Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". 16Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! 17Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.

19La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 20Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". 22Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; 23a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò".

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 27Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". 28Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". 29Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!".

30Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. 31Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mc 1, 40-45: La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

1 Tm 2,1-15

1Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, 2per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità. 3Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. 5Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, 7e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità.

8Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese.

9Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, 10ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietà.

11La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. 12Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. 13Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; 14e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. 15Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.


Papia di Gerapoli: XIV frammento: Frammento nel Codice Vaticano Alessandrino 14. Il Vangelo di Giovanni. L’eretico Marcione scacciato da Giovanni

1. Il Vangelo di Giovanni fu reso manifesto e dato alle Chiese da Giovanni mentre era ancora in vita, come riferisce Papia di Gerapoli, il discepolo caro a Giovanni, nei libri esoterici , cioè negli ultimi cinque. 2. [Scrisse infatti senza errori il Vangelo dettatogli da Giovanni. L’eretico Marcione, essendo stato biasimato da lui per i suoi contrari sentimenti (a riguardo della fede), fu scacciato da Giovanni. Egli infatti aveva portato degli scritti o lettere da parte dei fratelli che erano nel Ponto].

(Autore: Papia di Gerapoli)

L'imitazione di Cristo: LA GIOIA DI UNA RETTA COSCIENZA

Gloria dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Cerca d'avere una coscienza pura, e sarai sempre lieto. Una coscienza pura aiuta molto a sopportare tante cose ed è piena di letizia in mezzo alle avversità. La cattiva coscienza, invece, è sempre timorosa ed inquieta. Dolce sarà il tuo riposo, se il tuo cuore non ti rimorderà di nulla.6Non rallegrarti, se non quando avrai fatto del bene. I cattivi non hanno mai la vera gioia e non assaporano la pace dell'anima, perché "non c'é pace per gli empi" (Is 48,22), dice il Signore. E se essi diranno: "Noi siamo in pace, non c'incoglieranno disgrazie; e chi oserà farci del male?", tu non credere, perché si leverà improvvisa la collera di Dio e le loro opere saranno annientate, ed i loro piani saranno dispersi. Per chi ama Dio non riesce gravoso gloriarsi nelle sofferenze: gloriarsi in tal modo è gloriarsi nella croce del Signore.Effimera è la gloria che si dà o si riceve dagli uomini.

E la tristezza accompagna sempre la gloria del mondo. Invece, la gloria dei giusti sta nella loro coscienza, e non sulla bocca degli uomini. La letizia dei giusti viene da Dio ed è in Dio, ed il loro gaudio viene dalla verità. Chi aspira alla gloria vera ed eterna non si cura di quella temporale. Chi cerca, invece, la gloria temporale o almeno non la disprezza dal profondo dell'animo, fa vedere che ama meno quella celeste. Possiede grande serenità di spirito chi non bada né a lodi né a biasimi.

Sarà facilmente contento e tranquillo chi ha una coscienza monda. Non sei più santo se sei lodato, né più peccatore se sei disapprovato. Sei quello che sei, e non puoi essere detto più grande di quanto tu sei agli occhi di Dio. Se fai bene attenzione a ciò che tu sei dentro di te, non ti curerai di quello che possano dire di te gli uomini. L’uomo vede le apparenze; Dio, invece, vede nel cuore. L'uomo guarda alle azioni esterne; Dio, invece, pesa le intenzioni. Agire sempre bene ed avere un modesto concetto di sé, è segno d'umiltà di spirito. Non volere conforti da alcuna creatura è segno di grande purezza e d'intima confidenza in Dio. Chi non cerca fuori di sé alcuna testimonianza, s'abbandona tutto, chiaramente, a Dio. Infatti - dice San Paolo - "Non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che Dio raccomanda" (2 Cor10,18). Procedere interiormente con Dio, e non essere trattenuto da alcuna affezione terrena: questo è lo stato d'animo dell'uomo spirituale.