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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Hai avuto una giornata pesante, storta. Torni a casa stanco e triste, e ti sprofondi nel divano. Come hai permesso ai pensieri negativi di impadronirsi di te, allo stesso modo potresti sostituirli con i pensieri positivi. Allora prova a sorridere e sentirti contento. Se vuoi avere una giornata serena, cura i tuoi pensieri come se fossero i fiori. La vera grandezza non sta nel sentirsi superiori agli altri, bensì nel superare sé stessi ogni giorno. Non importa che cosa la gente dirà di te. Importa quello che pensa il tuo Padre celeste che vede nel segreto. Gli Orientali dicono che ci sono tre specchi che compongono l'immagine riflessa di una persona: il primo è come vedi te stesso, il secondo è come ti vedono gli altri, il terzo è come ti vede Dio. Solo il terzo riflette la verità. Impara a vivere nella verità.

LETTURE A CASO

Mt 1,1-25

1Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 2Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, 3Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, 4Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, 5Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, 6Iesse generò il re Davide.

Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, 7Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, 8Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 9Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, 10Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, 11Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

12Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, 13Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, 14Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 15Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 16Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

17La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.

18Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 20Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".

22Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

23Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,


che significa Dio con noi. 24Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, 25la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mt 25,14-30: Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

1 Pt 1,1-25

1Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai fedeli dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell'Asia e nella Bitinia, eletti 2secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza.

3Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, 4per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, 5che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la vostra salvezza, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi.

6Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po' afflitti da varie prove, 7perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo: 8voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, 9mentre conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.

10Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinata 11cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle. 12E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.

13Perciò, dopo aver preparato la vostra mente all'azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà. 14Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quando eravate nell'ignoranza, 15ma ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; 16poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo. 17E se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio. 18Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, 19ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. 20Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. 21E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio.

22Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, 23essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna. 24Poiché

tutti i mortali sono come l'erba
e ogni loro splendore è come fiore d'erba.
L'erba inaridisce, i fiori cadono,
25ma la parola del Signore rimane in eterno.

E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.


Il Pastore d'Erma - Le visioni: Terza visione: La diversità delle pietre

XIV (6), 1. "Vuoi sapere chi sono le pietre tagliate e gettate lontano dalla torre? Sono i figli della malizia. Credettero con ipocrisia e furono di ogni cattiveria. Per questo non hanno salvezza: non sono adatte alla costruzione per la loro malvagità. Dall'ira del Signore, perché lo disgustarono, furono tagliate e scaraventate lontano. 2. Le altre, che hai visto in gran numero giacenti senza essere adoperate nella costruzione, sono le scabrose, quelli che hanno conosciuto la verità, senza permanere in essa e senza unirsi ai santi, perciò inutili". 3. "Quelli che avevano le crepe, chi sono?". "Quelli che nel cuore sono gli uni contro gli altri e non stanno in pace. Hanno un'apparenza di pace, gli uni sono lontani dagli altri, e le malvagità permangono nel loro cuore, cioè le crepe che le pietre hanno. 4. Le pietre mozze sono quelli che hanno creduto tenendo la parte maggiore nella giustizia e conservando qualche elemento di malvagità. Per questo sono mutili e non intere". 5. "Le pietre bianche, sferiche e non adatte alla costruzione, chi sono, signora?". Mi dice: "Sino a quando tu sarai stolto e senza senno? Vorrai tutto sapere senza nulla capire? Sono quelli che conservano la fede, ma anche le ricchezze di questo mondo. Quando sopraggiunge una tribolazione, per le loro ricchezze e i loro affari rinnegano il Signore". 6. Le dico: "Signora, quando saranno utili alla costruzione?". "Quando si elimina la ricchezza che li domina, mi dice, allora saranno utili a Dio. Come la pietra sferica se non viene ritagliata e non perde qualche cosa di sé non può diventare quadrata, così i ricchi di questo mondo, se non perdono la ricchezza, non potranno essere utili al Signore. 7. Sappilo da te: quando eri ricco eri inutile. Ora sei utile e fruttuoso alla vita. Diventate utili a Dio! Anche tu sei stato utilizzato da queste pietre".

(Autore: Erma)

L'imitazione di Cristo: NON SU TUTTI BISOGNA FARE AFFIDAMENTO. QUANTO SIA FACILE TRASCENDERE NEL PARLARE

PAROLE DEL DISCEPOLO
'Aiutami, Signore, ad uscire dalla tribolazione, perché s'attende invano la salvezza degli uomini" (Sal 59,13). Quanto spesso non ho trovato la fedeltà proprio là, dove avevo creduto di poterla avere! E quante altre volte, invece, l'ho trovata dove meno avevo pensato! Vana, dunque, è la speranza che si pone negli uomini: in Te solo, o Dio, è la salvezza dei giusti. Sii benedetto, Signore Dio mio, in tutte le cose che ci accadono! Noi siamo deboli ed incostanti; ci inganniamo presto e mutiamo nei sentimenti. Quale uomo sa guardarsi in tutto con tanta prudenza e circospezione, da non cadere talora in qualche inganno o incertezza?

Ma chi confida in Te, o Signore, e Ti cerca con semplicità di cuore, non è facile che cada. E se pure sarà incorso in qualche tribolazione, comunque ne sia rimasto oppresso, verrà da Te liberato o consolato, perché Tu non abbandoni chi spera in Te sino alla fine. È’ raro l'amico fedele che si mantenga tale in tutte quante le avversità dell'amico. Tu, invece, o Signore, Tu solo sei fedelissimo in ogni circostanza e, fuori di Te, non c'è altri che sia tale. Oh, quale profonda sapienza ebbe quell'anima santa che disse: "il mio spirito è saldo e radicato in Cristo!" (Sant'Agata). Se così fosse anche di me, non mi turberebbe tanto facilmente l'umano timore né m'abbatterebbero i colpi delle umane parole.

Chi può prevedere tutto, chi può premunirsi contro i mali futuri? Se, anche previsti, spesso ci addolorano, come non ci feriranno gravemente i mali imprevisti? Ma perché, infelice qual sono, non ho provveduto meglio a me? Perché, anche, mi sono affidato con tanta leggerezza ad altri? Siamo uomini, nient'altro che fragili uomini, anche se da molti siamo ritenuti e chiamati Angeli. A chi crederò, Signore, se non a Te? Tu sei la Verità, che non inganna e non può essere ingannata. Al contrario, "ogni uomo è inganno" (Sal 115,11), debole, instabile, facile a mutare, specialmente nelle parole; sicché, a stento, si può subito prestare fede a quello che, in apparenza, sembra vero. Quanto sapientemente Tu ci hai preavvisati che dobbiamo guardarci dagli uomini; che "i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa" (Mt 10,36) e che non dobbiamo credere, se alcuno ci dica: "Ecco, il Cristo è qui; ecco, è là!" (Mt 24,23; Mc 13,21).

Ho imparato a mie spese; ed almeno, ciò mi serva per una mia maggiore cautela, e non per mia maggiore stoltezza! Sii prudente - mi dice uno - sii prudente e tieni solo per te quello che ti dico. Eppure, mentre io taccio e credo che la cosa rimanga segreta, proprio lui, che m'aveva chiesto il silenzio, non riesce a tacere: improvvisamente tradisce me e sé, e se ne è già bell'e andato via. Da siffatto genere di fandonie e da codesti uomini sventati difendimi,o Signore; fa' ch'io non cada nelle loro mani e non commetta mai cose simili! Poni sulle mie labbra la parola sincera e leale ed allontana da me la parola astuta.Devo guardarmi in ogni modo da ciò che non vorrei dover patire da parte d'altri. Oh, come bello e quale fonte di pace saper tacere sul conto degli altri, non credere tutto alla leggera né essere facili a moltiplicare le parole su ciò che si è udito; Aprire solo a pochi il proprio animo, cercare sempre Te, che scruti i cuori, Né lasciarsi portare di qua e di là da ogni vento di parole, ma desiderare che tutto, dentro e fuori di noi, si compia secondo la tua volontà!

Oh, quali mezzi sicuri, per conservare la celeste Grazia, sono il rifuggire dalle umane apparenze, il non bramare quello che sembri procurare ammirazione all'esterno e l'inseguire invece, con tutta premura, ciò che procura emendazione di vita e fervore! Che danno arrecò a molti una virtù a tutti nota e prematuramente esaltata! E quanto giovò, invece, la Grazia conservata nel silenzio in questa fragile vita, della quale giustamente si dice che è tutta una tentazione ed una lotta!