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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Ogni nuovo giorno ha molto da offrirti: i familiari che ti vogliono bene, i vicini che ti stimano, gli amici che ti sollevano il morale. Sì, a volte la vita è crudele, alcune stagioni porteranno le sventure e certi momenti saranno difficili. Ma nonostante tutto, in te prevale l'ottimismo e voglia di vivere. Riguardo a coloro che non ti sopportano, sappi che non sanno quello che fanno. Continua a perdonare e pregare per loro. Nutrire buoni sentimenti verso tutti è una grande dimostrazione d'amore e di forza spirituale. Non considerare le ricchezze, il potere, il prestigio come i valori superiori della vita, perché in fondo essi non rispondono a vere attese del tuo cuore. Sii umile e povero di cuore, perché la brama di accumulare le cose materiali rischia di soffocarti. Quando la massa cercherà di renderti simile a lei, resta fedele a te stesso e ai propri principi. Sii intraprendente e tutte le vette saranno alla tua portata. La vera gioia si raggiunge quando sei al servizio di un valore superiore.

LETTURE A CASO

Lc 2,1-52

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. 3Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. 4Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nàzaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, 5per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. 6Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

8C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". 13E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:

14"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama".

15Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". 16Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 19Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

20I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

21Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

22Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.

25Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; 26lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. 27Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 28lo prese tra le braccia e benedisse Dio:

29"Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
30perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
31preparata da te davanti a tutti i popoli,
32luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele".

33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 35perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima".

36C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

39Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

41I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; 43ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". 49Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". 50Ma essi non compresero le sue parole.

51Partì dunque con loro e tornò a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Lc 24,46-53: Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

Tt 3,1-15

1Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; 2di non parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini. 3Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell'invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda. 4Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, 5egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, 6effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

8Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. 9Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. 10Dopo una o due ammonizioni sta' lontano da chi è fazioso, 11ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.

12Quando ti avrò mandato Àrtema o Tìchico, cerca di venire subito da me a Nicòpoli, perché ho deciso di passare l'inverno colà. 13Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giureconsulto, e di Apollo, che non manchi loro nulla. 14Imparino così anche i nostri a distinguersi nelle opere di bene riguardo ai bisogni urgenti, per non vivere una vita inutile.

15Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede.

La grazia sia con tutti voi!


La Città di Dio: Libro IV - Imperialismo romano e politeismo: Fortuna muliebre.

19. Hanno in tanta considerazione la falsa divinità che chiamano Fortuna, da tramandare che la sua statua, dedicata dalle matrone e chiamata Fortuna femminile, ha parlato e ha ricordato non una ma più volte che le matrone l'avevano dedicata secondo i riti. Se il fatto è avvenuto non c'è da meravigliarsene. Per i demoni non è difficile ingannare anche con questi sistemi. Però i pagani avrebbero dovuto accorgersi dei loro scaltri artifici, perché avrebbe parlato proprio quella dea che sopraggiunge fortuitamente e non viene per meriti. Fu quindi Fortuna ciarliera e Felicità muta affinché gli uomini, in pieno accordo con Fortuna che li rendeva fortunati senza alcun merito, non si preoccupassero di vivere onestamente. E in definitiva se Fortuna parla, dovrebbe essere quella maschile e non quella femminile a parlare affinché non si sospettasse che proprio le matrone, che avevano dedicato la statua, avevano per muliebre loquacità inventato il fatto meraviglioso.

(Autore: Agostino di Ippona)

L'imitazione di Cristo: DOBBIAMO SOPPORTARE SERENAMENTE LE MISERIE DEL MONDO SULL' ESEMPIO DI CRISTO

PAROLE DEL SIGNORE
Figlio, Io sono disceso dal Cielo per la tua salvezza; ho preso su di Me le tue miserie, non costretto da necessità, ma per amore, perché tu imparassi a soffrire ed a sopportare con rassegnazione le miserie di questo mondo. Infatti, dal momento della mia nascita fino alla morte in croce, non venne mai meno a Me la forza di sopportare il dolore. Ho avuto penuria di beni terreni, ho udito spesso molte accuse alla mia condotta, ho sopportato, mansueto, umiliazioni e scherni; ho raccolto ingratitudine in cambio dei miei benefici, bestemmie per i miei miracoli, rimproveri per i miei insegnamenti.

PAROLE DEL DISCEPOLO
O Signore, poiché Tu tanto hai patito nella tua vita, adempiendo in ciò perfettamente la volontà del Padre tuo, è giusto che io, meschino peccatore, sopporti me stesso conformandomi alla tua volontà, e che, per la mia salvezza, io porti il peso di questa vita corruttibile finché lo vorrai. Sebbene, infatti, la vita presente sia sentita come un peso, nondimeno, per tua grazia, è già diventata sorgente di molti meriti e, grazie al tuo esempio e sulle orme dei tuoi Santi, s'è fatta più sopportabile e più serena anche ai deboli. Anzi è molto più consolante di quanto non fosse al tempo dell'antica Legge, quando rimaneva chiusa la porta del Cielo ed ancora sembrava più buia per salirvi, quando così pochi si davano pensiero di cercare il Regno dei Cieli.

E prima della tua Passione, prima che fosse stato pagato il debito del peccato, neppure i giusti ed i meritevoli di salvezza potevano entrare nel Regno Celeste. Oh, quanto devo ringraziarTi per esserTi degnato di mostrare a me e a tutti i fedeli la via diritta e sicura che conduce al tuo Regno eterno! La tua vita è la nostra strada: alla luce della tua santa sofferenza noi camminiamo verso di Te, che sei nostra corona.

Se Tu non ci avessi preceduti ed ammaestrati, chi si curerebbe di seguirTi? Quanti, se non potessero fissare lo sguardo sui tuoi luminosi esempi, rimarrebbero indietro, lontani! Ecco, siamo tuttora tiepidi, pur dopo aver udito il racconto di tanti tuoi miracoli e pur dopo tanti insegnamenti! Che cosa avverrebbe di noi, se non avessimo così grande luce per seguire le tue orme?