Santo Rosario on line

Sabato, 4 maggio 2024 - Misteri gaudiosi - San Ciriaco ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:Sii dunque sempre fedele a Dio nell'osservanza delle promesse fattegli e non ti curare dei motteggi degli insipienti. Sappi che i santi si sono sempre scherniti del mondo e dei mondani e si sono messi sotto i piedi il mondo e le sue massime.

LETTURE A CASO

Mt 5,1-47

1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

3"Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

17Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

20Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.

23Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

25Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

27Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

29Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.

31Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; 32ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; 34ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Lc 10, 1-12. 17-20: La vostra pace scenderà su di lui.

1 Cor 7,1-40

1Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; 2tuttavia, per il pericolo dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.

3Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. 4La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. 5Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione. 6Questo però vi dico per concessione, non per comando. 7Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro.

8Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; 9ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere.

10Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito - 11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie.

12Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi; 13e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: 14perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. 15Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace! 16E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?

17Fuori di questi casi, ciascuno continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le chiese. 18Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non lo nasconda! È stato chiamato quando non era ancora circonciso? Non si faccia circoncidere! 19La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio. 20Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. 21Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! 22Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore! Similmente chi è stato chiamato da libero, è schiavo di Cristo. 23Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! 24Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato.

25Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. 26Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. 27Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. 28Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.

29Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; 30coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! 32Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; 33chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, 34e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. 35Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.

36Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! 37Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. 38In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.

39La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. 40Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.


Trattato della sobrietà e della custodia del cuore: Estratto della vita dei nostri santi padri: Simeone il Nuovo Teologo

Da quando il diavolo con i suoi demoni riuscì a far bandire l'uomo dal Paradiso mediante la trasgressione e a separarlo da Dio, acquisì il diritto di agitare la ragione umana; alle volte molto, altre poco, non di rado fino al limite del sopportabile. Non esiste altra difesa contro questo che la memoria di Dio incisa nel cuore dal potere della Croce che rende salda e invulnerabile la mente. A questo porta il combattimento spirituale, e il cristiano lo deve combattere sul campo della fede cristiana e per esso ha indossato l'armatura. Se no, combatte inutilmente. Esso è l'unica ragione degli svariati esercizi ascetici affrontati da chi cerca Dio. Si tratta di attrarre la compassione del misericordioso Dio, per riconquistare la prima dignità, e di imprimere Cristo nella propria mente, conformemente alle parole dell'apostolo: "Figli miei, sono nei dolori del parto fintanto che Cristo sia formato in voi".

(Autore: Niceforo il solitario)

L'imitazione di Cristo: CHIEDERE L’AIUTO DI DIO NELLA FIDUCIA DI RIACQUISTARE LA SUA GRAZIA

PAROLE DEL SIGNORE
Figlio, Io sono "il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia" (Na 1.7). Vieni a Me, quando sei afflitto. Il maggiore ostacolo alla grazia della consolazione celeste è che ti volgi troppo tardi alla preghiera. Infatti, prima di rivolgerti a Me con intense preghiere, tu vai cercando, intanto, molti sollievi e ti conforti nelle cose esteriori. Da ciò deriva che da tutte queste cose tu ritrai scarso giovamento fino a che non comprenda che la salvezza di chi spera in Me sono Io, e che, fuori di Me, non c'è valido aiuto né utile consiglio e nemmeno durevole rimedio. Ma ora, ripreso fiato dopo la burrasca, ritemprati nella luce delle mie misericordie, perché Io ti sono vicino (dice il Signore) per rimettere ogni cosa nello stato di prima non solo interamente, ma anche con sovrabbondanza ed oltre misura.

Mi è, forse, difficile qualcosa? O assomiglierò ad uno che dice e non fa? Dov'è la tua fede? Sta' saldo e perseverante. Sii paziente e forte; la consolazione ti verrà al momento opportuno. AspettaMi, aspettaMi: verrò e ti risanerò. È una tentazione quella che ti tormenta; è una vana paura quella che ti sbigottisce. A che serve preoccuparsi dell'incerto avvenire, se non ad aggiungere tristezza a tristezza? "A ciascun giorno basta la sua pena" (Mt 6,34). E’ vano ed inutile turbarsi o rallegrarsi di cose future, che forse non avverranno mai. Purtroppo, è debolezza propria dell'uomo lasciarsi illudere da fantasie di tal genere; ed è segno d'animo ancora debole lasciarsi trascinare tanto facilmente verso le suggestioni del Nemico. Lui, infatti, non bada se gli riesca d'illuderti ed ingannarti con cose vere o false; non bada se gli riesca d'abbatterti con l'attaccamento ai beni presenti o con il timore dei mali futuri. Non si turbi, dunque, il tuo cuore e non abbia timore. Credi in Me e confida nella mia misericordia. Spesso, quando ritieni d'esserti allontanato da Me, Io ti sono più vicino. Quando tu pensi che quasi tutto sia andato perduto, allora, spesso, ti si fa vicino il momento d'acquistare merito più grande. Non tutto è perduto, quando una cosa va a rovescio.

Non devi giudicare secondo l'impressione del momento: da qualunque parte ti venga una difficoltà, non devi lasciarti schiacciare né devi subirla, come se ti fosse stata tolta ogni speranza d'uscirne fuori. Non crederti abbandonato del tutto, anche se t'ho mandato qualche temporanea tribolazione od anche se t'ho tolto la sospirata consolazione. Così, infatti, si passa nel Regno dei Cieli. E senza dubbio, per te e per gli altri miei servi è più utile essere provati dalle avversità, che avere tutto quanto conforme ai propri desideri. Io conosco i pensieri nascosti; so che alla tua salvezza giova molto che tu sia lasciato talvolta privo di dolcezze spirituali, perché tu non monti in superbia, eventualmente, per il buon successo, e non ceda al desiderio di compiacerti di ciò che non sei. Quello che ho dato posso riprenderlo, e poi, quando Mi piacerà, ridonarlo. Quello che avrò donato rimane mio; quando poi avrò tolto, non avrò tolto cosa tua, perché "mio e ogni buon regalo ed ogni dono perfetto" (Gc 1,17).

Se ti manderò qualche peso da portare o qualche contrarietà, non esserne risentito e non si prostri il tuo animo: Io posso ben tosto sollevartene e cambiare in gioia ogni tuo peso. Io sono, peraltro, giusto e degno di molta lode, anche quando agisco con te così. Se sei saggio e guardi in faccia alla verità, non devi mai abbatterti così e rattristarti delle avversità, ma devi piuttosto rallegrarti e ringraziare. Devi, anzi, ritenere tua unica gioia ch'Io non ti risparmio dolori ed afflizioni. "Come il Padre ha amato Me, così anch'Io amo voi" (Gv 15,9), ho detto ai miei diletti discepoli. E, in verità, non li mandai a gioie temporali, ma ad aspre lotte; non agli onori, ma al disprezzo; non all'ozio, ma alla fatica; non al riposo, ma "a produrre molto frutto con la loro perseveranza" (Lc 8,15). Ricordati, figlio mio, di queste parole.