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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney):Le persone del mondo si affliggono quando hanno delle croci, i cristiani veri si affliggono soltanto quando non ne hanno.

LETTURE A CASO

Mc 16,1-20

1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?".4Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto". 8Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.

9Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.

12Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. 13Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.

14Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.

15Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".

19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Lc 5,1-11: Lasciarono tutto e lo seguirono.

2 Cor 13,1-13

1Questa è la terza volta che vengo da voi. Ogni questione si deciderà sulla dichiarazione di due o tre testimoni. 2L'ho detto prima e lo ripeto ora, allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non perdonerò più, 3dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi. 4Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la potenza di Dio nei vostri riguardi.

5Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi! 6Spero tuttavia che riconoscerete che essa non è contro di noi. 7Noi preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi restiamo come senza prova. 8Non abbiamo infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità; 9perciò ci rallegriamo quando noi siamo deboli e voi siete forti. Noi preghiamo anche per la vostra perfezione. 10Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.

11Per il resto, fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. 12Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.

13La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.


Il lavoro dei monaci: I dodici si conformano agli esempi di Cristo.

5. 6. Al seguito degli apostoli, dunque, in ogni località dove si fossero recati a predicare il vangelo andavano delle donne di condotta ineccepibile, le quali dalle loro rendite somministravano ad essi il necessario per vivere. Se qualcuno ritenesse impossibile un tal fatto apra il vangelo e riconosca che ciò facevano proprio sull’esempio del loro Signore. Il quale, sebbene potesse farsi servire dagli angeli, pure, per adeguarsi – secondo la consuetudine della sua misericordia – al livello dei più deboli, s’era provvisto d’una borsa dove riponeva il denaro che gli veniva consegnato dalla gente buona e affezionata e che era necessario al sostentamento dei suoi. Questa borsa egli l’aveva affidata a Giuda, per farci imparare che nella Chiesa, qualora non riusciamo ad eliminare la genia dei ladri, abbiamo almeno a trattarli con tolleranza. Di Giuda infatti sta scritto: Quanto si metteva dentro – nella borsa – egli lo faceva sparire. E, quanto alle donne, volle Cristo che stessero al suo seguito per procurare e somministrare le cose che gli erano necessarie, mostrando col suo esempio quali fossero gli obblighi del popolo di Dio verso gli araldi del vangelo e i ministri di Dio: obblighi che vien fatto di paragonare a quelli che hanno le genti di provincia verso i soldati dell’imperatore. Che se poi qualcuno degli apostoli – come fu il caso di Paolo – non avesse voluto accettare e far suo di quel che gli sarebbe spettato, con questo suo rifiutare il contributo dovutogli e col procurarsi il vitto di ogni giorno mediante il lavoro dava segno d’una più completa dedizione di sé al bene della Chiesa. Era stato detto infatti a quell’albergatore al momento d’accogliere il ferito di cui il vangelo: Che se poi avrai speso di più, io te ne compenserò al ritorno. Pertanto, da soldato stipendiato da se stesso – come egli afferma – l’Apostolo si prodigava oltre i limiti di quanto strettamente doveroso. Racconta il Vangelo: In seguito egli si pose in cammino e predicava per città e villaggi ed annunziava il vangelo del regno di Dio. Con lui c’erano i Dodici e alcune donne che egli aveva liberate da spiriti maligni e da malattie: Maria detta la Maddalena da cui erano usciti sette demoni, Giovanna moglie di Cusa procuratore di Erode, Susanna e molte altre. Costoro provvedevano al sostentamento di lui e dei suoi con i propri averi. Ecco l’esempio del Signore a cui si conformavano gli apostoli quando accettavano d’essere provvisti del cibo loro dovuto. Ne parla espressamente il Signore quando dice: Andate a predicare. Annunziate che il Regno dei cieli è vicino. Guarite i malati, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non prendete né oro né argento né monete nelle vostre cinture; non la bisaccia da viaggio né due tuniche, non le scarpe né il bastone. Poiché chi lavora merita d’essere nutrito. Ecco passi in cui il Signore insegna quel che riferisce l’Apostolo. Non per altro motivo infatti diceva il Signore di non portare niente nei viaggi, se non perché in caso di necessità avrebbero potuto ricevere [il necessario] da coloro ai quali annunziavano il regno di Dio.

(Autore: Agostino di Ippona)

L'imitazione di Cristo: L'AMORE DELLA SOLITUDINE E DEL SILENZIO

Scegli il tempo opportuno per attendere soltanto a te e rifletti spesso sui benefici ricevuti da Dio. Lascia da parte le curiosità; leggi attentamente quegli argomenti che procurano la compunzione del cuore più che l'impegno della mente. Se eviterai le chiacchiere inutili e l'ozioso girovagare come pure il dare ascolto alle novità ed ai pettegolezzi, troverai tempo sufficiente ed utile per intrattenerti in pie meditazioni. I più grandi Santi evitavano, quando potevano, la compagnia degli uomini e preferivano servire Dio in solitudine. Disse un tale (Seneca, Epist. VII.3): "Ogni volta che sono stato in mezzo agli uomini, sono ritornato meno uomo". Facciamo spesso esperienza di questo fatto, quando conversiamo troppo a lungo. È più facile tacere del tutto, che non eccedere nelle parole. È più facile stare ritirati in casa, che sapersi controllare fuori quanto basta.

Chi, dunque, tende ad uno stato di vita interiore e spirituale deve con Gesù allontanarsi dalla folla. Nessuno può esporsi in pubblico con sicurezza, se non chi ama vivere ritirato. Nessuno parla con sicurezza, se non chi volentieri tace. Nessuno è in grado di reggere gli altri con sicurezza, se non chi sta volentieri sottomesso. Nessuno comanda con sicurezza, se non colui che ha bene imparato ad ubbidire. Nessuno gode d'una sicura letizia, se non chi abbia a testimone in sé una coscienza pura. La sicurezza dei Santi tu, però, sempre piena del timore di Dio. E, per quanto essi spiendessero per grandi virtù e per grazia, non per questo furono meno timorosi ed umili dentro di sé. ìnvece, la sicurezza dei malvagi nasce da superbia e presunzione e, alla fine, si volge in loro stesso inganno.

Non riprometterti d'essere mai sicuro in questa vita, per quanto ti creda d'essere un buon monaco od un devoto eremita. Spesso, coloro che dagli uomini furono stimati migliori corsero più gravi pericoli per l'eccessiva fiducia in se stessi. Perciò, a molti è più utile non essere del tutto esenti da tentazioni, ma esserne più spesso turbati, perché non si ritengano troppo sicuri di sé, perché non montino eventualmente in superbia ed anche perché non s'abbandonino senza freno alle consolazioni esteriori.

Chi non cercasse mai una gioia passeggera, chi non s'immischiasse mai nelle cose del mondo, oh, quanto pura manterrebbe la sua coscienza! Oh, quanta pace e quanta serenità godrebbe chi mettesse da parte ogni vana preoccupazione e tenesse la mente rivolta soltanto a pensieri salutari e divini, e ponesse in Dio tutta la sua speranza! Nessuno è degno del conforto celeste, se non si sarà diligentemente esercitato nella santa compunzione.

Se vuoi sentire questa compunzione profonda nel cuore, entra nella tua cameretta e chiudi fuori i rumori del mondo, come sta scritto: "Tremate e non peccate, sul vostro giaciglio riflettete e placatevi" (Sai 4,5). Nella tua cella troverai ciò che fuori più spesso perderai. La cella, se vi si abita a lungo, diviene soave; se mal custodita, viene a noia.

Se, fin dal principio della tua conversione, l'avrai abitata e custodita bene, ti sarà poi diletta amica e graditissimo conforto. Nel silenzio e nella quiete l'anima devota progredisce ed impara il significato nascosto delle Scritture. Là trova la sorgente delle lacrime, con le quali ogni notte si possa lavare e mondare, al fine di diventare tanto più familiare al suo Creatore, quanto più si tiene lontana da ogni frastuono del mondo. A chi, dunque, si separa da conoscenti ed amici, Dio s'accosta con i suoi Angeli santi. È meglio vivere appartati ed aver cura della propria anima che non, trascurando se stessi, compiere miracoli. E' cosa lodevole per un Religioso uscire raramente, schivare d'essere visto e neppure avere voglia di vedere gente.

Perché vuoi vedere quello che non ti è lecito avere? "il mondo passa con la sua concupiscenza "(1 Gv 2,17). L’amore ai piaceri dei sensi ci trascina agli svaghi; ma, passata quell'ora, che cosa riporti, se non peso sulla coscienza e dissipazione del cuore? Una lieta uscita prepara spesso un triste ritorno, ed un'allegra veglia notturna prepara un triste mattino. Così, ogni piacere dei sensi si insinua dolcemente, ma alla fine morde ed uccide. Quale cosa puoi vedere altrove, che tu già non veda anche qui? Ecco il cielo e la terra e tutti gli elementi; di essi sono pure composte tutte le cose. Quale oggetto puoi vedere in alcun luogo, che duri a lungo sotto il sole? Forse, credi di potertene saziare; ma non vi riuscirai. Anche se tu vedessi presenti tutte le cose create, che cosa sarebbe ciò, se non una vana visione?

Leva gli occhi in alto, a Dio, e prega per i tuoi peccati e per le tue negligenze. Lascia le vanità agli uomini vani; tu, invece, poni mente a ciò che Dio t'ha comandato. Chiudi dietro di te l'uscio e chiama a te Gesù, il tuo Amato. Trattieniti con Lui in cella, perché non troverai altrove pace così grande. Se non ne fossi uscito e non avessi prestato alcun ascolto agli strepiti del mondo, ti saresti meglio mantenuto nella santa pace. Ma, poiché ti diletti talvolta nell'ascoltare le novità, è inevitabile che per questo senta qualche turbamento nello spirito.