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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Se quando cadiamo in qualche difetto invece di abbatterci e perdere il coraggio, sollevassimo il nostro cuore, incoraggiandolo ad avere più fede, si farebbe molto cammino nella via del Signore.

LETTURE A CASO

Mt 8,1-34

1Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". 3E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve. 4Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".

5Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6"Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente". 7Gesù gli rispose: "Io verrò e lo curerò". 8Ma il centurione riprese: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa".

10All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: "In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti". 13E Gesù disse al centurione: "Va', e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì.

14Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. 15Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.

16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, 17perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie.


18Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. 19Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai". 20Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".

21E un altro dei discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre". 22Ma Gesù gli rispose: "Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti".

23Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". 26Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 27I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?".

28Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. 29Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?".

30A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; 31e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria". 32Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 33I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Gv 3,14-21 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

Ef 6,1-24

1Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. 2Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa: 3perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra. 4E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del Signore.

5Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, 6e non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, 7prestando servizio di buona voglia come al Signore e non come a uomini. 8Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.

9Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che per loro come per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non v'è preferenza di persone presso di lui.

10Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

13Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. 14State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. 16Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; 17prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 18Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, 19e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, 20del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.

21Desidero che anche voi sappiate come sto e ciò che faccio; di tutto vi informerà Tìchico, fratello carissimo e fedele ministro nel Signore. 22Ve lo mando proprio allo scopo di farvi conoscere mie notizie e per confortare i vostri cuori.

23Pace ai fratelli, e carità e fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. 24La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesù Cristo, con amore incorruttibile.


Papia di Gerapoli: XI frammento:Frammento in Filippo di Side, Storia ecclesiastica. La seconda e terza lettera di Giovanni e l’Apocalisse. Miracoli narrati da Papia

1. Papia, vescovo di Gerapoli, che fu uditore di Giovanni il teologo e compagno di Policarpo, scrisse cinque libri di discorsi del Signore, nei quali, facendo l’enumerazione degli Apostoli, dopo Pietro e Giovanni, Filippo e Tommaso e Matteo, ricordò tra i discepoli del Signore Aristione e un altro Giovanni, che chiamò anche presbitero; cosicché alcuni credono che siano di questo Giovanni le due lettere brevi e cattoliche, che ci sono giunte sotto il nome di Giovanni, poiché gli antichi riconoscono solo la prima. Alcuni poi, errando, ritennero che fosse di costui anche l’Apocalisse. Papia sbaglia a riguardo del regno millenario e così anche Ireneo seguendo lui.

2. Papia, nel secondo libro, dice che Giovanni il teologo e Giacomo, suo fratello, furono uccisi dai Giudei. Il ricordato Papia raccontò, come notizia avuta dalle figlie di Filippo, che Barsaba, chiamato anche Giusto, messo alla prova dagli infedeli, bevette il veleno d’una vipera e nel nome del Signore rimase illeso. Racconta anche altri miracoli, e specialmente quello della madre di Manaimo , che fu risuscitata dai morti. Di coloro che furono da Cristo risuscitati dai morti dice che vivessero fino ai tempi di Adriano.

(Autore: Papia di Gerapoli)

L'imitazione di Cristo: L'INTIMO COLLOQUIO DI CRISTO CON L'ANIMA FEDELE.

PAROLE DEL DISCEPOLO
”Ascolterò quel che dice dentro di me il Signore Iddio" (Sal 84,9). Beata l'anima la quale ascolta il Signore, che le parla nell'intimo e che accoglie dal suo labbro parole di consolazione! Beati gli orecchi che colgono il fluire del sussurro divino e nulla avvertono delle rumorose vociferazioni di questo mondo! Beati veramente gli orecchi che ascoltano, non una qualunque voce che strepita da fuori, ma la Verità che ammaestra interiormente! Beati gli occhi che, chiusi alle cose esteriori, sono invece attenti a quelle dello spirito! Beati coloro che penetrano nel proprio intimo e che, con sforzo quotidiano, cercano di prepararsi sempre di più alla comprensione dei misteri celesti! Beati coloro che godono di attendere solo a Dio e scuotono via da sé ogni impaccio del mondo! Medita queste cose, anima mia, e chiudi le porte dei tuoi sensi, perché tu possa udire quello che dice dentro di te il Signore, Dio tuo.

PAROLE DEL SIGNORE
Questo dice il tuo Amato: "Sono Io la tua salvezza" (Sal 34,3), la tua pace e la tua vita. Mantieniti vicino a Me, e troverai la pace. Lascia andare tutto ciò che è transitorio, cerca ciò che è eterno. Che cosa sono tutte le cose temporali, se non seduzioni? E che ti giovano tutte le creature, se sarai abbandonato dal Creatore?

PAROLE DEL DISCEPOLO
Rinuncia, dunque, a tutto, anima mia; renditi accetta e serbati fedele al tuo Creatore, per poter così conseguire la vera beatitudine.