Santo Rosario on line

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Misteri gloriosi - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Considera che quattro sono gli "avventi" (le venute) del Signore. Il primo "avvento" fu nella carne. Il secondo "avvento" avviene nella mente; è detto infatti: "Verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,23). Il terzo "avvento" si verificherà al momento della nostra morte, come sta scritto: "Beato quel servo che il Signore al suo ritorno troverà al lavoro" (Lc 12,43). Infine il quarto "avvento" sarà nella gloria, come leggiamo nell'Apocalisse: "Ecco, verrà sulle nubi e ogni occhio lo vedrà" (Ap 1,7).

LETTURE A CASO

Mt 9,1-35

1Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. 2Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". 3Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia". 4Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? 6Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua". 7Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

9Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.

10Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". 12Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

14Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?". 15E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

16Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 17né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".

18Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà". 19Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.

20Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". 22Gesù, voltatosi, la vide e disse: "Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita". E in quell'istante la donna guarì.

23Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: 24"Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme". Quelli si misero a deriderlo. 25Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi". 28Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!". 29Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede". 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!". 31Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

32Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!". 34Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni".

35Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. 36Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. 37Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! 38Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Gv 2,1-12: Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.

2 Cor 9,1-15

1Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva. 2Conosco infatti bene la vostra buona volontà, e ne faccio vanto con i Macèdoni dicendo che l'Acaia è pronta fin dallo scorso anno e già molti sono stati stimolati dal vostro zelo. 3I fratelli poi li ho mandati perché il nostro vanto per voi su questo punto non abbia a dimostrarsi vano, ma siate realmente pronti, come vi dicevo, perché 4non avvenga che, venendo con me alcuni Macèdoni, vi trovino impreparati e noi dobbiamo arrossire, per non dire anche voi, di questa nostra fiducia. 5Ho quindi ritenuto necessario invitare i fratelli a recarsi da voi prima di me, per organizzare la vostra offerta già promessa, perché essa sia pronta come una vera offerta e non come una spilorceria.

6Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. 7Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. 8Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene, 9come sta scritto:

ha largheggiato, ha dato ai poveri;
la sua giustizia dura in eterno
.

10Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro. 12Perché l'adempimento di questo servizio sacro non provvede soltanto alle necessità dei santi, ma ha anche maggior valore per i molti ringraziamenti a Dio. 13A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti; 14e pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi. 15Grazie a Dio per questo suo ineffabile dono!


Il Pastore d'Erma - Le visioni: Terza visione: Le pietre della torre e la penitenza in tempo utile

XIII (5), 1. "Ascolta ora quanto concerne le pietre che entrano nella costruzione. Le pietre quadrate, bianche e che combaciano con le loro congiunture sono gli apostoli, i vescovi, i maestri e i diaconi, che camminando nella santità di Dio hanno governato, insegnato e servito con purezza e santità gli eletti di Dio, quelli che sono morti e quelli che sono ancora vivi. Vissero sempre in armonia tra loro, stando in pace e l'uno ascoltando l'altro. Per questo nella costruzione della torre le loro congiunture sono giuste". 2. "E quelle tratte dal fondo e poste nella costruzione, che combaciano con le connessure delle altre pietre già ordinate, chi sono?". "Sono quelli che hanno patito per il nome del Signore". 3. "Le altre pietre che vengono portate dalla superficie della terra vorrei sapere chi sono, signora". Disse: "Quelle che si mettono nella costruzione, senza essere tagliate, le ha valutate il Signore perché camminarono nella sua rettitudine e ubbidirono ai suoi comandi". 4. "E quelle trasportate e messe in opera chi sono?". "I novizi della fede e i credenti. Sono esortati dagli angeli a fare il bene e non ci fu in loro malizia". 5. "Quelle che venivano scartate e gettate, chi sono?". "Sono coloro che hanno peccato e vogliono pentirsi; non furono gettati lontano dalla torre, poiché saranno utili alla costruzione se si pentiranno. Quelli che stanno per pentirsi, se faranno penitenza, saranno forti nella fede, purché facciano penitenza, ora che la torre è in costruzione. Quando la costruzione è finita, non avranno più posto e resteranno tagliati fuori. Ottengono soltanto di rimanere vicino alla torre".

(Autore: Erma)

L'imitazione di Cristo: QUANTO E' ECCELSA LA LIBERTÀ DELLO SPIRITO, FRUTTO DELL'UMILE PREGIERA PIU’ CHE DELLO STUDIO

PAROLE DEL DISCEPOLO
O Signore, questo è compito dell’uomo che tende alla perfezione: non distogliere mai lo spirito dalle cose celesti e passare quasi senz'affanno tra le molte, preoccupazioni; naturalmente, non per indolenza, ma per lo straordinario privilegio d'uno spirito libero, che non è attaccato ad alcuna cosa creata, contro l'ordine divino. Ti prego, o pietosissimo Dio mio: preservami dalle preoccupazioni di questa vita, perché non vi rimanga troppo impigliato; preservami dalle molte esigenze del corpo, perché non sia schiavo del piacere; preservami da tutte quante le cose che sono d'ostacolo all'anima, perché, affranto da queste difficoltà, non cada vinto nello spirito.

Non dico che Tu mi preservi solo da queste cose, alle quali la vanità del mondo ardentemente aspira, ma anche da queste miserie che, per effetto della maledizione comune dell'umanità, pesano, a castigo, sull'anima del tuo servo e la trattengono dall'entrare, quante volte vorrebbe, nella libertà dello spirito. O mio Dio, o dolcezza ineffabile, cambia per me in amarezza ogni piacere sensibile che mi distolga dall'amore per le cose eterne e che mi avvinca peccaminosamente a sé con il miraggio di qualche cosa che, solo momentaneamente, si mostra buona e dilettevole.

Non mi vincano, o Dio mio, non mi vincano la carne ed il sangue; non mi seducano il mondo e la sua gloria passeggera; non mi facciano cadere il diavolo e la sua astuzia. Dammi fortezza per resistere, pazienza per sopportare, costanza per perseverare. Dammi, in luogo di tutte le consolazioni del mondo, la soavissima unzione del tuo Spirito; in luogo dell'amore sensibile, infondi in me l'amore della tua gloria. Ecco: il cibo, le bevande, il vestiario e le altre cose utili a sostenere il corpo sono pesanti impacci per un' anima fervorosa. Concedimi che di siffatti sollievi io sappia usare con moderazione e non m'attacchi ad essi con eccessiva bramosia. Non si può abbandonare tutto, perché al fisico bisogna pur dare sostentamento; ma la santa legge proibisce di cercare le cose superflue e quelle che danno maggior piacere. Tra questi due estremi, Ti prego, Signore, mi regga la tua mano e mi guidi, perché io non cada in eccessi.