Santo Rosario on line

Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Ho conosciuto quante anime hanno bisogno che si preghi per loro. Sento che mi trasformo in preghiera per ottenere ad ogni anima la misericordia divina. Gesù mio, ti accolgo nel mio cuore come pegno di misericordia per altre anime. Gesù mi fece conoscere quanto egli gradisca una simile preghiera. La mia gioia è grande nel vedere che Dio ama in modo singolare coloro che noi amiamo. Ora mi rendo conto quale potenza abbia davanti a Dio la preghiera di intercessione.

LETTURE A CASO

Mc 14,1-72

1Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2Dicevano infatti: "Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo".

3Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. 4Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: "Perché tutto questo spreco di olio profumato? 5Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!". Ed erano infuriati contro di lei.

6Allora Gesù disse: "Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; 7i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto".

10Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo.

12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: "Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?". 13Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo 14e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi". 16I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.

17Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. 18Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". 19Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?". 20Ed egli disse loro: "Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. 21Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!".

22Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo". 23Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. 25In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio".

26E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27Gesù disse loro: "Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:

Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.

28Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea". 29Allora Pietro gli disse: "Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò". 30Gesù gli disse: "In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte". 31Ma egli, con grande insistenza, diceva: "Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.

32Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". 33Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". 35Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. 36E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu". 37Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? 38Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole". 39Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.

41Venne la terza volta e disse loro: "Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino".

43E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". 45Allora gli si accostò dicendo: "Rabbì" e lo baciò. 46Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. 47Uno dei presenti, estratta la spada, colpìigrave; il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. 48Allora Gesù disse loro: "Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. 49Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!".

50Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. 51Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. 52Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.

53Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi. 57Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58"Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo". 59Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". 61Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?". 62Gesù rispose: "Io lo sono!

E vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo
".

63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". Tutti sentenziarono che era reo di morte.

65Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: "Indovina". I servi intanto lo percuotevano.

66Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: "Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù". 68Ma egli negò: "Non so e non capisco quello che vuoi dire". Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. 69E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: "Costui è di quelli". 70Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: "Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo". 71Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo che voi dite". 72Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte". E scoppiò in pianto.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mc 9, 30-37: Il Figlio dell'uomo viene consegnato... Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

Tt 1,1-16

1Paolo, servo di Dio, apostolo di Gesù Cristo per chiamare alla fede gli eletti di Dio e per far conoscere la verità che conduce alla pietà 2ed è fondata sulla speranza della vita eterna, promessa fin dai secoli eterni da quel Dio che non mentisce, 3e manifestata poi con la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore, 4a Tito, mio vero figlio nella fede comune: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.

5Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato: 6il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati. 7Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, 8ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, 9attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.

10Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. 11A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare. 12Uno dei loro, proprio un loro profeta, già aveva detto: "I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri". 13Questa testimonianza è vera. Perciò correggili con fermezza, perché rimangano nella sana dottrina 14e non diano più retta a favole giudaiche e a precetti di uomini che rifiutano la verità.

15Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza. 16Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, abominevoli come sono, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona.


Lettere ascetiche : 124

Io ricevo ingiustizia da parte di un tale: che debbo fare ? Fagli del bene.

(Autore: San Barsanufio e Giovanni)

L'imitazione di Cristo: ESAME E MODERAZIONE DEI DESIDERI DEL CUORE

PAROLE DEL SIGNORE
O figlio, bisogna che tu impari ancora molte cose: fino ad oggi non le hai ancora apprese bene.

PAROLE DEL DISCEPOLO
Signore, quali sono queste cose?

PAROLE DEL SIGNORE
Che tu indirizzi i tuoi desideri interamente al mio beneplacito; che tu non sia amante di te stesso, ma che brami di seguire con zelo la mia volontà. Spesso, i desideri t'infiammano e ti spingono con impeto. Ma rifletti se tu ti lasci muovere dall'onore mio o non piuttosto dal tuo compiacimento. Se ne sono Io l'oggetto, sarai pienamente felice, qualunque cosa Io avrò disposto; ma se sotto si nasconde qualche tuo particolare interesse, ecco, è questo che ti ostacola e ti appesantisce. Evita, dunque, di fermarti troppo su un desiderio concepito senza consultare Me, perché non ti succeda di dovertene poi pentire o perché non ti dolga di quello che dapprima ti piaceva e che desideravi vivamente come preferibile. Infatti, non ogni impulso che sembra buono dev'essere seguito subito; ma nemmeno dev'essere immediatamente rigettato ogni impulso che sembra non buono.

È’ opportuno, talvolta, che tu usi moderazione anche nelle buone aspirazioni e nei pii desideri, perché, divenendo essi eccessivi, il tuo animo non ne venga distolto; perché tu non ingeneri scandalo negli altri con il tuo zelo disordinato; oppure anche perché, trovando opposizione negli altri, non ti turbi e non ti abbatta deluso. Talvolta, però, occorre usarsi violenza ed opporsi virilmente all'impulso dei sensi, e non badare a ciò che vuole o non vuole la carne, ma piuttosto far di tutto perché essa, sia pure riluttante, resti sottomessa allo spirito.

E la si deve castigare e costringere a stare in servitù, fino a che sia disposta a tutto; fino a che impari ad accontentarsi di poco ed a godere delle cose semplici ed a non esitare, borbottando, di fronte a qualche contrarietà.