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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Santa Teresina di Lisieux: Come dev'essere grande un'anima per contenere un Dio! E tuttavia l'anima del bambino di un giorno è per lui un paradiso di delizie. Che sarà allora delle nostre che hanno lottato e sofferto per rapire il cuore del loro Diletto?

LETTURE A CASO

Lc 11,1-53

1Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". 2Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite:

Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione".

5Poi aggiunse: "Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; 7e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; 8vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.

9Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? 12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!".

14Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. 15Ma alcuni dissero: "È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni". 16Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: "Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 19Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. 20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.

21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. 22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.

23Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

24Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. 25Venuto, la trova spazzata e adorna. 26Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima".

27Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". 28Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!".

29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: "Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. 30Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. 32Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.

33Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. 34La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore".

37Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. 38Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: "Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. 40Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. 42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. 44Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo".

45Uno dei dottori della legge intervenne: "Maestro, dicendo questo, offendi anche noi". 46Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! 47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. 49Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; 50perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, 51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito".

53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Lc 10, 38-42: Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose.

Eb 3,1-19

1Perciò, fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, 2il quale è fedele a colui che l'ha costituito, come lo fu anche Mosè in tutta la sua casa. 3Ma in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di tanta maggior gloria, quanto l'onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. 4Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. 5In verità Mosè fu fedele in tutta la sua casa come servitore, per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi; 6Cristo, invece, lo fu come figlio costituito sopra la sua propria casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo.

7Per questo, come dice lo Spirito Santo:

Oggi, se udite la sua voce,
8non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
9dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant'anni le mie opere.
10Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: Sempre hanno il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
11Così ho giurato nella mia ira:
Non entreranno nel mio riposo
.

12Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. 13Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura quest'oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. 14Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio. 15Quando pertanto si dice:

Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione
,

16chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida di Mosè? 17E chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant'anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? 18E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? 19In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede.


La Città di Dio: Libro I - Le sventure umane e la provvidenza: I templi pagani non offrono alcun scampo.

2. Sono state tramandate tante guerre prima e dopo la fondazione e la dominazione di Roma. Leggano ed esibiscano o che una città sia stata occupata da stranieri con la garanzia che i nemici occupanti risparmiassero coloro che avessero trovati rifugiati nei templi dei loro dèi o che un condottiero di barbari avesse ordinato nel saccheggio di una città di non uccidere chi fosse stato trovato in questo o quel tempio. Al contrario Enea vide Priamo che imbrattava di sangue i fuochi sacri che egli stesso aveva consacrato . E Diomede ed Ulisse, uccisi i custodi del tempio posto sulla rocca, afferrarono la statua di Pallade e con le mani insanguinate osarono toccare le bende verginali della dea. Ma non è vero quel che segue: Da quel fatto la speranza dei Greci fu ricacciata definitivamente in alto mare . Al contrario dopo quel fatto vinsero, distrussero Troia a ferro e fuoco, trucidarono Priamo che si era rifugiato presso l'altare . E Troia non fu distrutta perché perdé Minerva. Ancor prima che cosa aveva perduto Minerva stessa per andare perduta? Forse i custodi? Ma proprio questo è vero perché con la loro uccisione fu possibile trafugarla. Dunque non gli uomini erano difesi dalla statua ma la statua dagli uomini. Perché allora era venerata per custodire la patria e i cittadini se non riuscì a custodire i propri custodi?.

(Autore: Agostino di Ippona)

L'imitazione di Cristo: COME INVOCARE E BENEDIRE DIO, QUANDO CI STRINGE LA TRIBOLAZIONE

PAROLE DEL DISCEPOLO
O Signore, "sia benedetto il tuo nome per tutti i secoli" (Sal 112,2; Dn 2,20; Tb 3,22); Tu hai disposto che questa tentazione e questa tribolazione s'abbattessero sopra di me. Io non posso sfuggirle; devo, invece, rifugiarmi in Te, perché Tu m'aiuti e me le converta in bene. O Signore, ora sono nella tribolazione ed il mio cuore non trova pace; anzi, sono molto tormentato da questa pena. Ed in quest'ora triste, che cosa Ti dirò, o Padre diletto? Sono stretto tra le angustie; "salvami da quest'ora" (Gv 12,27). Ma a quest'ora sono giunto, perché, dopo essere stato profondamente umiliato e poi liberato per merito tuo, Tu ne fossi glorificato. "Ti piaccia, o Signore, di salvarmi, Tu" (Sal 39,14).

Infatti, che cosa posso fare io, misero come sono, e dove andrò senza di Te? Dammi la pazienza, o Signore, anche questa volta; aiutami, Dio mio, e non avrò timore, per quanto sarà grave la mia pena. Ed intanto, finché dura la mia pena, che cosa Ti dirò? O Signore, "Sia fatta la tua volontà" (Mt 26,42). Io ho ben meritato tribolazione ed oppressione. Devo, invero, saperle sopportare (e potessi sopportarle con pazienza!) fino a che passi la tempesta e ritorni la bonaccia! L’onnipotente tua mano può togliermi anche questa tentazione e mitigarne la violenza, perché io non sia vinto del tutto: così hai già fatto più volte con me, "o Dio mio, misericordia mia" (Sal 58,18). E "questo cambiamento, che è. opera della destra dell'Altissimo" (Sal 76,11) tanto è più difficile a me, quanto e più facile a Te.