Santo Rosario on line

Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Ora non è il momento di vivere con leggerezza. Con tutta questa tenebra e la guerra, stiamo vivendo un emergenza umanitaria e spirituale. Il mondo va a rotoli e c'è crisi su tutti i livelli. Ci sono delle persone che si sono allontanate da Dio e molti giovani che si danno alle più distruttive condotte. Di fronte a tutto questo, tu che credi in Dio, non devi temere. Anzi, devi sentirti come quel bambino che sta sereno tra le braccia del papà: la sua fiducia in padre è più grande di qualsiasi pericolo. Più i tempi sono difficili più devi aggrapparti a Dio, perché del Suo amore siamo sicuri: "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?!"

LETTURE A CASO

Mc 3,1-35

1Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, 2e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Mettiti nel mezzo!". 4Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?". 5Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: "Stendi la mano!". La stese e la sua mano fu risanata. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

7Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. 8Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. 9Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.

11Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". 12Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

13Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. 14Ne costituì Dodici che stessero con lui 15e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.

16Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; 17poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; 18e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo 19e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

20Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. 21Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: "È fuori di sé".

22Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: "Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni". 23Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: "Come può satana scacciare satana? 24Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; 25se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. 26Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. 27Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 28In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna". 30Poiché dicevano: "È posseduto da uno spirito immondo".

31Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano". 33Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". 34Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mt 25,31-46: Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.

At 3,1-26

1Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. 2Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta "Bella" a chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. 3Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l'elemosina. 4Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: "Guarda verso di noi". 5Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. 6Ma Pietro gli disse: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!". 7E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono 8e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. 9Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio 10e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto.

11Mentr'egli si teneva accanto a Pietro e Giovanni, tutto il popolo fuor di sé per lo stupore accorse verso di loro al portico detto di Salomone. 12Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: "Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo e continuate a fissarci come se per nostro potere e nostra pietà avessimo fatto camminare quest'uomo? 13Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino 15e avete ucciso l'autore della vita. Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni. 16Proprio per la fede riposta in lui il nome di Gesù ha dato vigore a quest'uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a quest'uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi.

17Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, così come i vostri capi; 18Dio però ha adempiuto così ciò che aveva annunziato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo sarebbe morto. 19Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati 20e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. 21Egli dev'esser accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall'antichità, per bocca dei suoi santi profeti. 22Mosè infatti disse: Il Signore vostro Dio vi farà sorgere un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. 23E chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo. 24Tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunziarono questi giorni.

25Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: Nella tua discendenza saranno benedette tutte le famiglie della terra. 26Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità".


Trattato della sobrietà e della custodia del cuore: Estratto della vita dei nostri santi padri: Da San Giovanni Climaco (o della Scala)

Colui che pratica la preghiera silenziosa del cuore cerca, paradossalmente, di circoscrivere l'incorporeo in un'abitazione carnale. L' esicasta dice: "Dormo ma il mio cuore vigila". Chiudi al corpo la porta della tua cella, la porta della bocca alla conversazione, la porta interiore ai cattivi spiriti. Seduto su una altura, osserva, se ne conosci bene l'arte e vedrai come, quando e da dove, quanti sono e la natura dei ladri che tentano di entrare nel tuo vigneto per rubare l'uva. Se il guardiano è stanco, si alzi in piedi per pregare, quindi di nuovo si assida e riprenda il suo lavoro con nuova luce. La vigilanza sui pensieri è una cosa, il fermo dominio della mente è un'altra; tra esse c'è tutta la distanza che separa l'oriente dall'occidente, la seconda è incomparabilmente più difficile. Come i ladri quando vedono le armi del re pronte in qualche luogo, non ci si avventurano incautamente; così chi ha unito la preghiera nel suo cuore non verrà con facilità spogliato dai ladri spirituali. Queste parole ti mostrano la meravigliosa attività interiore del nostro grande padre. Mentre noi, camminando nella tenebra, come in un notturno combattimento, non diamo attenzione alle parole preziose dello Spirito, e volontariamente sordi vi passiamo accanto senza ascoltarle.

(Autore: Niceforo il solitario)

L'imitazione di Cristo: AGIRE SENZA AFFANNO

PAROLE DEL SIGNORE
Figlio, affida sempre a Me la cura dei tuoi interessi; vi provvederò Io a fin di bene al momento giusto. Attendi le mie disposizioni e ne sentirai quindi profitto.

PAROLE DEL DISCEPOLO
O Signore, ben volentieri affido a Te la cura di tutto, perché il mio accorgimento potrebbe farmi progredire ben poco. Oh, s'io non fossi tanto preso da ciò che ha da venire e m'offrissi, invece, senza esitazioni, alla tua volontà!

PAROLE DEL SIGNORE
Figlio, spesso l'uomo con i suoi pensieri progetta con ardore qualche cosa che desidera; ma quando l'abbia ottenuta, comincia a darne un giudizio diverso, perché i sentimenti circa uno stesso oggetto non sono durevoli, ma piuttosto spingono da uno ad un altro. Non è, dunque, impresa da nulla rinunciare a se stesso anche nelle più piccole cose. Il vero profitto dell'uomo è il rinnegare se stesso; e l'uomo che rinnega se stesso è libero e sereno in massimo grado. L’antico Avversario, che è nemico di tutti quelli che amano il bene, non desiste dal tentarli; anzi, giorno e notte trama gravi imboscate, per far cadere, se gli riesca, nei suoi lacci d'inganno qualche incauto. "Vegliate e pregate, dice il Signore, per non entrare in tentazione" (Mt 26,41).