Santo Rosario on line

Lunedi, 6 maggio 2024 - Misteri gaudiosi - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:A volte siamo pessimisti, vediamo il bicchiere mezzo vuoto, vediamo tutto nero, vediamo solo le cose che non vanno bene. In fin dei conti, chi vede il bicchiere mezzo vuoto è realista che conosce le proprie fragilità. E non è detto che l'esito finale per lui sia solo piangersi addosso e non anche darsi da fare per migliorare la situazione. Essere consapevoli dei propri limiti è segno di maturità. Se, invece, vediamo il nostro bicchiere sempre mezzo pieno è segno che siamo ottimisti. Vediamo tutto bianco. Conosciamo i nostri punti forti e quello che abbiamo, il che non è davvero poco, e che ci permette di affrontare la vita con fiducia e speranza. Però a forza di voler essere ottimisti a tutti i costi, si rischia di banalizzare la realtà e non vederla nella sua complessità di bene e male. Forse, alla fine, è arrivato il momento di vedere semplicemente il bicchiere, che è quello che è: la nostra vita; una, unica, ricca, anche se un po' complicata; con le sue gioie e le sue fatiche, i suoi alti e bassi, dove niente va sprecato e niente è inutile: tutto può servire per costruire meglio ciò che siamo e vorremmo essere.

ORA MEDIA (terza)
Venerdì della 3° settimana del tempo di Avvento


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
O Spirito Paraclito,
uno col Padre e il Figlio,
discendi a noi benigno
nell'intimo dei cuori.

Voce e mente si accordino
nel ritmo della lode,
il tuo fuoco ci unisca
in un'anima sola.

O luce di sapienza,
rivelaci il mistero
del Dio trino ed unico,
fonte d'eterno amore. Amen.

Antifona
I profeti l'avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

SALMO 21, 2-12 (I) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
sono le parole del mio lamento.

Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
grido di notte e non trovo riposo.

Eppure tu abiti la santa dimora, *
tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
hanno sperato e tu li hai liberati;

a te gridarono e furono salvati, *
sperando in te non rimasero delusi.

Ma io sono verme, non uomo, *
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
lo liberi, se è suo amico».

Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

Da me non stare lontano, †
poiché l'angoscia è vicina *
e nessuno mi aiuta.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 21, 13-23 (II) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

Mi circondano tori numerosi, *
mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
come leone che sbrana e ruggisce.

Come acqua sono versato, *
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
si fonde in mezzo alle mie viscere.

E' arido come un coccio il mio palato, †
la mia lingua si è incollata alla gola, *
su polvere di morte mi hai deposto.

Un branco di cani mi circonda, *
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano, mi osservano: †
si dividono le mie vesti, *
sul mio vestito gettano la sorte.

Ma tu, Signore, non stare lontano, *
mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
dalle unghie del cane la mia vita.

Salvami dalla bocca del leone *
e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
ti loderò in mezzo all'assemblea.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 21, 24-32 (III) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

Lodate il Signore, voi che lo temete, †
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
lo tema tutta la stirpe di Israele;

perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.

Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

I poveri mangeranno e saranno saziati, †
loderanno il Signore quanti lo cercano: *
«Viva il loro cuore per sempre».

Ricorderanno e torneranno al Signore *
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
tutte le famiglie dei popoli.

Poiché il regno è del Signore, *
egli domina su tutte le nazioni.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra, *
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

E io vivrò per lui, *
lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
«Ecco l'opera del Signore!».

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona
I profeti l'avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

Lettura Breve Cfr. Is 2, 11-12
L'uomo abbasserà gli occhi alteri, la superbia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno.

V. Le nazioni temeranno il tuo nome, Signore;
R. la tua gloria, tutti i re della terra.

Orazione
Ascolta, Signore, le preghiere del tuo popolo in attesa del tuo Figlio che viene nell'umiltà della condizione umana: la nostra gioia si compia alla fine dei tempi quando egli verrà nella gloria. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.