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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Ogni giorno mi avvicino a qualche malato. Nessuno più di un sofferente sa guardarti con simpatia e fiduciosa attesa. Non è facile parlare a chi soffre. Spesso può essere anche inopportuno. Il silenzio è più adatto. Non è una visione bella quella di un malato, coi suoi movimenti stravolti, ma è stupenda la visione di chi lo assiste con amore. Spesso sento dire: "Perché il dolore? Perché tanto soffrire?" Parlare ad un malato di tumore può sembrare presunzione. Chi sono io, caro amico mio, per dirti qualsiasi cosa!? Preferisco sedermi accanto a te e col solo diritto di chi, un po' come te, ha sofferto, e ti dico: la più grande grazia che mi è capitata nella vita è stata quella di incontrare Gesù. Ho sempre dentro di me la Sua dolce presenza. Mi fido di Lui. Mi fido anche quando la fiducia è messa a dura prova dalla sofferenza. Mi fido anche quando Dio tace, quando il mio orizzonte è buio e doloroso. Non importa se sono peccatore o santo. È importante che io mi sento amato da Dio. Sarà Lui a spiegarmi le cose che non comprendo. E se c'è il dolore nel mondo, so che Lui lo sa e saprà trasformarlo in luce, in pace, in liberazione... perché Egli è il Padre buono che non abbandona i Suoi figli.

ORA MEDIA (terza)
Venerdì della 19° settimana del tempo ordinario


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
O Spirito Paraclito,
uno col Padre e il Figlio,
discendi a noi benigno
nell'intimo dei cuori.

Voce e mente si accordino
nel ritmo della lode,
il tuo fuoco ci unisca
in un'anima sola.

O luce di sapienza,
rivelaci il mistero
del Dio trino ed unico,
fonte d'eterno amore. Amen.

I Antifona
L'abbiamo visto disprezzato:
uomo dei dolori, che conosce il soffrire.

SALMO 21, 2-12 (I) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
sono le parole del mio lamento.

Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
grido di notte e non trovo riposo.

Eppure tu abiti la santa dimora, *
tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
hanno sperato e tu li hai liberati;

a te gridarono e furono salvati, *
sperando in te non rimasero delusi.

Ma io sono verme, non uomo, *
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
lo liberi, se è suo amico».

Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

Da me non stare lontano, †
poiché l'angoscia è vicina *
e nessuno mi aiuta.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
L'abbiamo visto disprezzato:
uomo dei dolori, che conosce il soffrire.

II Antifona
Si dividono le mie vesti,
la mia tunica tirano a sorte.

SALMO 21, 13-23 (II) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

Mi circondano tori numerosi, *
mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
come leone che sbrana e ruggisce.

Come acqua sono versato, *
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
si fonde in mezzo alle mie viscere.

E' arido come un coccio il mio palato, †
la mia lingua si è incollata alla gola, *
su polvere di morte mi hai deposto.

Un branco di cani mi circonda, *
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano, mi osservano: †
si dividono le mie vesti, *
sul mio vestito gettano la sorte.

Ma tu, Signore, non stare lontano, *
mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
dalle unghie del cane la mia vita.

Salvami dalla bocca del leone *
e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
ti loderò in mezzo all'assemblea.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Si dividono le mie vesti,
la mia tunica tirano a sorte.

III Antifona
I popoli di tutta la terra
si prostreranno davanti a lui.

SALMO 21, 24-32 (III) Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).

Lodate il Signore, voi che lo temete, †
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
lo tema tutta la stirpe di Israele;

perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.

Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

I poveri mangeranno e saranno saziati, †
loderanno il Signore quanti lo cercano: *
«Viva il loro cuore per sempre».

Ricorderanno e torneranno al Signore *
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
tutte le famiglie dei popoli.

Poiché il regno è del Signore, *
egli domina su tutte le nazioni.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra, *
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

E io vivrò per lui, *
lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
«Ecco l'opera del Signore!».

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
I popoli di tutta la terra
si prostreranno davanti a lui.

Lettura Breve Rm 1, 16b-17
Il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. E' in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede (Ab 2, 4).

V. In Dio gioisce il nostro cuore,
R. confidiamo nel suo santo nome.

Orazione
Signore Gesù Cristo, che all'ora terza fosti condotto al supplizio della croce per la redenzione del mondo, nella tua bontà perdona le nostre colpe passate e preservaci da quelle future. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.