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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:San Paolo avverte: "è ormai tempo di svegliarvi dal sonno!" Quando si è giovani, si sogna molto e i sogni sono fantastici. Nell'età adulta i sogni sono più reali. Si sogna, in genere, quando si è in prosperità o quando un qualsiasi successo ci fa gonfiare di orgoglio. Si sogna nella giovinezza quando non si ha ancora la visione chiara della fugacita' della vita. Per quanto uno possa sognare, viene pure un momento nel quale si presenta la vanità delle cose terrene. Allora è un mondo che crolla. Ma chi vive di fede non si turba per quel crollo perché le sue radici sono in Dio. Chi vive di fede è come un albero sempreverde: anche se è troncato, rinverdisce perché ha sempre viva la sua radice. Io credo che chi crede debba essere un sognatore. Quando c'è di mezzo Dio, il sogno diventa una possibilità concreta. Soltanto il sogno permette di immaginare una realtà diversa e fa sospettare che quella "realtà diversa" è troppo bella per non essere vera.

INVITATORIO
Lunedì della 28° settimana del tempo ordinario


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Acclamiamo il Signore con canti di gioia!

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Acclamiamo il Signore con canti di gioia!