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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:È all'insegna della spontaneità questo incontro, ai margini di un pozzo, tra Gesù e la Samaritana. La vita della donna - molto chiacchierata dopo 5 matrimoni falliti - era racchiusa in quel andirivieni che ripeteva tutti i giorni, senza più attendersi nulla. Quello che era accaduto già 5 volte alla donna, accade spesso anche a noi: ci seduce un nonnulla, ma poi basta poco per gettarci amaramente nella solitudine. Eppure sembra quasi che persino nel ripetersi stanco di certi giorni, Dio possa fissare un appuntamento nuovo. Quell'Uomo, che le ricorda il suo passato doloroso, le offre acqua viva. "Signore, dammi questa acqua" - disse la donna. Mai parole più vere: nulla ci disseta, nulla ci soddisfa, se non l'amore di Gesù. La donna, per la prima volta si trova di fronte a un uomo che le offre da bere, ma senza quel ammiccamento come le accadeva in passato. Lei che si era convinta che l'amore fosse solo una terribile fregatura, molla la brocca e torna in città per raccontare quello che le era accaduto. E così, mentre vaghiamo di pozzo in pozzo, aggiungendo sofferenza a sofferenza, Gesù ci offre l'acqua viva e ci fa capire che il nostro cuore è come un pozzo infinito che le cose finite non possono riempire. Sempre precaria, all'infuori di Gesù, è la nostra felicità.

INVITATORIO
Giovedì della 23° settimana del tempo ordinario (Esaltazione della Santa Croce)


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore
esaltato per noi sulla croce.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore
esaltato per noi sulla croce.