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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Santa Teresina di Lisieux:Quando il demonio è riuscito ad allontanare un'anima dalla santa Comunione, ha raggiunto il suo scopo.
Gesu

XI frammento:Frammento in Filippo di Side, Storia ecclesiastica. La seconda e terza lettera di Giovanni e l’Apocalisse. Miracoli narrati da Papia


1. Papia, vescovo di Gerapoli, che fu uditore di Giovanni il teologo e compagno di Policarpo, scrisse cinque libri di discorsi del Signore, nei quali, facendo l’enumerazione degli Apostoli, dopo Pietro e Giovanni, Filippo e Tommaso e Matteo, ricordò tra i discepoli del Signore Aristione e un altro Giovanni, che chiamò anche presbitero; cosicché alcuni credono che siano di questo Giovanni le due lettere brevi e cattoliche, che ci sono giunte sotto il nome di Giovanni, poiché gli antichi riconoscono solo la prima. Alcuni poi, errando, ritennero che fosse di costui anche l’Apocalisse. Papia sbaglia a riguardo del regno millenario e così anche Ireneo seguendo lui.

2. Papia, nel secondo libro, dice che Giovanni il teologo e Giacomo, suo fratello, furono uccisi dai Giudei. Il ricordato Papia raccontò, come notizia avuta dalle figlie di Filippo, che Barsaba, chiamato anche Giusto, messo alla prova dagli infedeli, bevette il veleno d’una vipera e nel nome del Signore rimase illeso. Racconta anche altri miracoli, e specialmente quello della madre di Manaimo , che fu risuscitata dai morti. Di coloro che furono da Cristo risuscitati dai morti dice che vivessero fino ai tempi di Adriano.