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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Ogni piccola consolazione che nasce dalla devozione, soddisfa più che ogni ricreazione del mondo.
Gesu

...e l'influire delle cause disposte da Dio.


9. 4. Ma anche la concessione dello stesso Cicerone, che non si ha effetto se non precede la causa efficiente, basta a confutarlo su questo problema. In che cosa lo suffraga la sua tesi che non si ha effetto senza la causa ma che non ogni causa è fatale, dal momento che si hanno la causa casuale, la causa naturale e la causa volontaria? Basta questo a confutarlo, perché egli ammette che l'effetto si ha soltanto se precede la causa. Non si intende affermare che le cause dette casuali, da cui si ha anche l'etimologia di caso, non siano cause ma che sono nascoste e che si attribuiscono al volere del Dio vero o di spiriti di vario genere. Così non s'intende considerare indipendenti dalla sua volontà le cause naturali perché egli è autore e principio di ogni natura. Infine le cause volontarie sono o di Dio o degli angeli o degli uomini o anche dei vari animali se tuttavia si possono considerare volontà i movimenti di anime prive di ragione con cui esse, nell'appetire o fuggire, compiono azioni secondo la propria natura. Quando parlo della volontà degli angeli, intendo tanto di quelli buoni che chiamiamo semplicemente angeli di Dio come di quelli cattivi che chiamiamo angeli del diavolo o anche demoni. Altrettanto si dica degli uomini, tanto dei buoni come dei cattivi. Se ne conclude che le cause efficienti di tutti i fenomeni non sono che volontarie, cioè di quell'essere che è spirito di vita. Anche l'aria o vento è detto spirito, ma poiché è corpo non è spirito di vita. Lo spirito di vita che vivifica tutto ed è creatore dell'universo corporeo e dell'universo spirituale creato è Dio, cioè lo spirito non creato. Nel suo volere è il sommo influsso causale, perché esso aiuta le volontà buone degli spiriti creati, giudica le cattive, le ordina tutte e ad alcune concede gli influssi causali, ad altre no. Come è creatore di tutte le nature, così è datore di tutti gli influssi causali ma non di tutti i voleri. Il volere cattivo infatti non è da lui perché è contro la natura che è da lui. I corpi quindi sono maggiormente soggetti alla volontà, alcuni alla nostra, cioè di tutti i viventi mortali e maggiormente degli uomini che delle bestie, alcuni alla volontà degli angeli, ma tutti sono principalmente soggetti alla volontà di Dio, alla quale sono soggette anche tutte le volontà, perché hanno soltanto l'influsso causale che egli concede. Dio è dunque causa efficiente e non fatta delle cose, le altre cause invece sono efficienti e fatte, come tutti gli spiriti creati e soprattutto quelli ragionevoli. Le cause corporee che sono più fatte che efficienti non sono da considerare fra le cause efficienti, perché influiscono soltanto sulla cosa che la volontà degli spiriti da esse produce. In qual modo dunque la serie delle cause, che è determinata nella prescienza di Dio, farebbe sì che nulla sia in potere della nostra volontà, quando le nostre volontà hanno un ruolo importante nella serie delle cause stesse?. Cicerone dunque se la prenda con i filosofi che considerano fatale la serie delle cause, anzi la chiamano fato. Noi respingiamo il fato soprattutto in vista della parola che si è soliti intendere nel significato non vero. Per il fatto poi che la serie delle cause è sommamente determinata e nota alla prescienza di Dio, riproviamo Cicerone più noi cristiani che gli stoici. Infatti o nega l'esistenza di Dio, cosa che ha tentato di fare nei libri Sulla natura degli dèi affidando l'incarico a un altro; o se ammette l'esistenza di Dio, pur negandone la prescienza del futuro, anche così fa la medesima affermazione dello sciocco che ha detto in cuor suo: Dio non esiste. Un essere che non ha prescienza di tutti gli eventi futuri, certamente non è Dio. Pertanto le nostre volontà hanno l'influsso causale nei limiti che Dio ha voluto con la sua prescienza. Quindi l'influsso causale che hanno, lo hanno infallibilmente e tutto ciò che causeranno lo causeranno esse stesse, perché colui, la cui prescienza non può fallire, ha determinato che avessero influsso causale e che causassero. Quindi se avessi voglia di applicare il nome di fato a una cosa, preferirei dire che il fato del meno efficiente è la volontà del più efficiente che lo ha in potere, anziché dire che è tolto l'arbitrio della nostra volontà con quella serie di cause che gli stoici non nel significato comune ma con un loro significato chiamano fato.