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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:In un vecchio racconto si legge che un giorno Gesù incontrò un uomo assorto in meditazione e gli chiese: "Cosa stai facendo?" "Sono molto devoto a Dio e dedico il mio tempo a Lui" - rispose l'uomo "E chi si dedica a te, chi ti sostiene?" - chiese di nuovo Gesù "Mio fratello" - rispose l'uomo "Il tuo fratello è devoto a Dio più di te!" - disse Gesù È importante donare il tempo a Dio ma anche al prossimo. Donando il tuo tempo diventi buon Samaritano degli altri e di Gesù, che ha detto: "Tutto quello che avete fatto ai miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me!" Il tempo che doni agli altri non è mai sprecato; è un investimento che dà i suoi frutti in brevissimo tempo e ti rende persona speciale. Solo donandoci saremo in grado di costruire una società migliore.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 2,13-25: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.