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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Capita a volte di far notare agli altri i loro errori e di correggerli. In realtà si tratta più di umiliarli e di farli sentire a disagio. Il motivo per cui vogliamo mortificare gli altri è di dimostrare che loro hanno torto, mentre noi abbiamo ragione. Il nostro ego ci suggerisce che questo ci faccia sentire meglio. Ma in realtà ci fa sentire peggio, perché è impossibile stare bene alle spalle di qualcun altro. Non si guarisce ferendo l'altro. Quando, invece, cerchi di tirar su di morale gli altri, di condividere il loro dolore, anche tu ti sentirai meglio. Ogni volta che scegli la via dell'amore, rinunciando alla tentazione di avere ragione, proverai una grande pace interiore.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 16, 19-31: Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».