Santo Rosario on line

Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Miei cari figli, senza la sofferenza, il nostro lavo­ro sarebbe soltanto una attività sociale, molto enco­miabile e d'aiuto, ma non sarebbe l'opera di Gesù Cristo, non una parte della sua redenzione. Gesù vol­le aiutarci condividendo la nostra vita, la nostra soli­tudine, la nostra agonia e la nostra morte. Tutte que­ste cose Egli prese su di sé e le portò con sé in quella notte terribilmente buia; soltanto essendo una cosa so­la con noi ci ha riscattati, consentendoci di fare lo stesso; tutta la desolazione dei poveri, non soltanto la loro povertà materiale, ma anche la privazione spiri­tuale devono essere riscattate e noi dobbiamo condivi­derle.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Mc 10, 46-52: Rabbunì, che io veda di nuovo!

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.