Santo Rosario on line

Venerdi, 10 maggio 2024 - Misteri dolorosi - San Giobbe ( Letture di oggi )

Sant'Agostino:Chiunque chiede al Signore e cerca di ottenere l'unica cosa, senza la quale non giova nulla, la chiede con certezza e sicurezza. Questa cosa infatti è l'unica vera vita e la sola beata: contemplare le delizie di Dio nell'immortalità dell'anima e nell'incorruttibilità del corpo. Chi l'otterrà, possiede tutto ciò che vuole né potrà chiedere cosa che non sarà conveniente. In essa è la sorgente della vita, di cui ora dobbiamo aver sete nella preghiera, finché viviamo nella speranza, sotto la protezione di Colui al cui cospetto è tutto intero il nostro desiderio di saziarci al fiume delle sue delizie. In Lui il nostro desiderio sarà saziato e non vi sarà più da chiedere con gemiti, ma solo da possedere con gaudio.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Mc 10, 46-52: Rabbunì, che io veda di nuovo!

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.