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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Dobbiamo avere amore, gentilezza ed eroismo che tocchi il cuore di Dio e porti molte anime al cuore ferito di Gesù. Come debbono essere pure le nostre mani se devono toccare il corpo di Cristo così come il sacerdote lo tocca sotto le apparenze del pane sull'al­tare! con quanto amore, devozione e fede egli alza l'Ostia Consacrata: dobbiamo avere gli stessi sentimenti quando solleviamo il corpo di un povero mala­to. Mettiamo lo stesso amore, la stessa fede e devozio­ne nei nostri atti ed egli lo accetterà come se l'avessi­mo fatto personalmente a lui.

Novena a San Giovanni Nepomuceno

I. Zelantissimo s. Giovanni, che illustrato da luce miracolosa nella vostra nascita, e applicato dalla prima fanciullezza al servizio degli altari, diveniste ben presto il modello di tutti gli ecclesiastici, rinunziando le prepositure o i vescovadi per più liberamente predicare ai popoli la divina parola, ottenete a noi tutti la grazia di viver sempre staccati da tutte le cose del mondo e di non cercar mai altro nelle nostre opere che la gloria di Dio e la salute delle anime.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Invittissimo s. Giovanni, che, malgrado tutte le promesse, tutte le minacce e i più crudeli trattamenti dell’empio re Venceslao, non vi piegaste mai a rivelare ciò che si era da voi ascoltato nel confessar la regina Giovanna, anzi per questo tolleraste in pace di essere trucidato con una scure, o poi di notte precipitato nel fiume Moldava, impetrate a tutti i ministri della riconciliazione la grazia di custodire con la massima cautela il sacramentale segreto, ed a tutti i fedeli di ricevere sempre con le debite disposizioni e col frutto il più abbondante, il laborioso battesimo della sacramental penitenza.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Fedelissimo s. Giovanni, che foste nella vostra morte glorificato dalle celesti fiaccole che galeggiarono sulle onde intorno al vostro cadavere, e dal vermiglio e dalla morbidezza che sempre ritenne la vostra lingua, quasi fosse ancora congiunta al vivo vostro corpo, ottenete a noi tutti la grazia di viver sempre in maniera da essere presso di tutti il buon odore di Cristo e meritarci dopo morte la corona immarcescibile dell’eterna gloria in cielo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.