Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Secondo l'Apocalisse di Giovanni, a ogni singola chiesa presiede in generale un angelo, il quale, o viene encomiato per il buon comportamento del popolo, oppure viene interrogato sui delitti che sono stati commessi. Questo fatto mi induce all'ammirazione dello stupendo mistero, che ci sia in Dio tanta sollecitudine nei nostri riguardi da permettere che anche i suoi angeli siano interrogati e anche rimproverati per noi (cf. Ap 1,20-3,22). Avviene infatti come quando si affida un fanciullo a un educatore: se risulta istruito in materie meno convenienti ne viene incolpato l'educatore, a meno che il fanciullo, testardo, protervo e insolente, non abbia disprezzato le salutari ammonizioni dell'educatore. Dio ha maggior sollecitudine della salvezza di un'anima, che il diavolo della sua dannazione.

Novena a San Camillo de Lellis

I. Per quella speciale predilezione che ebbe di voi il Signore nel farvi venire alla luce da madre sessagenaria, e nel far precedere la vostra nascita dalla visione di un fanciullo che portava innanzi a degli altri una croce sul petto, otteneteci, o glorioso S. Camillo, di sempre corrispondere fedelmente a tutti i disegni di Dio sopra la terra.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Per quell’eroica risoluzione che voi faceste nell’età di venticinque anni di abbandonare tutte le pompe e tutti i piaceri del secolo per dedicarvi agli esercizi della più austera penitenza nell’ordine di san Francesco, otteneteci, o glorioso s. Camillo, di convertirci almeno adesso sinceramente al Signore per non applicarci nell’avvenire che alla crocifissione dei nostri appetiti e alla santificazione dell’anima nostra.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Per quell'inalterabile pazienza con cui tolleraste per ben quarant’anni gli spasimi di quella piaga che vi stette sempre aperta e sanguinosa in una gamba, otteneteci, o glorioso s. Camillo, di soffrir sempre in pace tutte le infermità e traversie con le quali piacesse al Signore di mettere alla prova la nostra fedeltà.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

IV. Per quell’ardentissima carità per cui faceste vostra delizia il servire personalmente agli infermi più schifosi, fino a rinunziare perciò il supremo grado dell’Ordine da voi istituito, otteneteci, o glorioso s. Camillo, la grazia di sempre riconoscere Gesù Cristo nei bisognosi nostri fratelli, onde prestar loro sollecitamente ogni possibile soccorso.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

V. Per quello speciale aggradimento che mostrò Iddio del vostro Ordine con lo spedire i suoi Angeli a suggerire ai vostri compagni lo parole più opportune al conforto dei moribondi, come li vide s. Filippo, impetrateci, o glorioso s. Camillo, la grazia di operar sempre in maniera da meritarci con il compiacimento di Dio tutti gli speciali favori della sua particolare assistenza.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.