Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nella famiglia di Giuseppe di Nazareth i problemi economici non venivavano risolti a colpi di miracoli bensì con lavoro e sudore. Il lavoro è fondamentale nella vita delle persone e segna da sempre il cammino di ogni famiglia. A Nazareth, Gesù è conosciuto come "Figlio del Falegname" che dà una mano al Suo padre Giuseppe per portare in casa il pane quotidiano. Per Gesù, ma anche per me e per te, il lavoro è una scuola di umanità, il mezzo per realizzare la santità. Invochiamo San Giuseppe affinché, anche in questo periodo di crisi, si possano aprire nuove vie lavorative per recuperare dignità e benessere, per permettere a tutti di guardare al futuro con fiducia e speranza. Uniti nella preghiera.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 2, 13-25: Gesù scaccia i venditori dal tempio

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.