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Domenica, 5 maggio 2024 - Misteri gloriosi - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi )

Santa Teresina di Lisieux:La sola cosa che non sia invidiata è l'ultimo posto; solo quest'ultimo posto non è vanità e afflizione di spirito.
Gesu

Invito a non turbare la disciplina ecclesiastica. E a non parteggiare per gli indisciplinati.


30. 38. Son queste le cose che a proposito del lavoro dei monaci mi sono affrettato a scriverti, o mio carissimo fratello Aurelio, a cui va nel cuore di Cristo ogni mio rispetto. Te ne ho scritto, nel modo e nella misura che mi ha donato colui che per tuo mezzo m’aveva dato l’incarico di scriverne. Nella mia esposizione ho avuto di mira soprattutto che i buoni religiosi nell’eseguire quanto prescritto dall’Apostolo non avessero ad essere presi per contravventori delle norme del vangelo da coloro che son pigri e indisciplinati. In tal modo, quanti si rifiutano di lavorare non potranno almeno avanzare dubbi sul fatto che quelli che lavorano sono migliori di loro. Veramente, chi potrebbe tollerare che uomini cocciutamente ribelli i quali resistono agli ordini più che salutari impartiti dall’Apostolo abbiano ad essere non già sopportati pazientemente come membra malate ma elogiati come più progrediti in santità? Come si potrebbe ammettere che monasteri fondati sulla più sana dottrina abbiano ad essere fuorviati dalla duplice attrattiva, di potersi cioè abbandonare all’ozio con ogni libertà e di potersi far belli con una santità contraffatta? Pertanto, anche quegli altri fra i nostri fratelli e figli che inconsciamente han preso l’abitudine d’appoggiare costoro e di patrocinare la causa della loro arrogante condotta sappiano che tocca a loro in primo luogo ravvedersi e mutare condotta, allo scopo di far ravvedere i traviati, non già perché loro riducano le opere buone che fanno. È ovvio infatti che riguardo alla prontezza e allo zelo con cui forniscono il necessario ai servi di Dio, noi non solo non li rimproveriamo ma anzi ce ne congratuliamo con vivo compiacimento. Stiano però in guardia affinché una malintesa compassione non abbia per l’avvenire a recar loro maggior danno di quanto non sia il vantaggio conseguito sul primo momento.
30. 39. Si commettono infatti meno peccati se con approvazioni non si dà spago al perverso perché segua le inclinazioni del suo cuore e se non si elogia colui che commette azioni inique.