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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Quando avviene che i medesimi poveri si presentano più volte alla porta del convento, li tratto con dolcezza anche maggiore delle altre volte e non faccio capir loro che mi ricordo di averli già veduti. Questo, per non metterli nell'imbarazzo. Così, mi parlano più liberamente delle loro pene e delle necessità in cui si trovano. Sebbene la suora portinaia mi dica che non è questo il modo d'agire con dei mendicanti e sbatta loro la porta sulla faccia, quando essa è assente li tratto al modo stesso con cui li avrebbe trattati il mio Maestro. Alle volte, si dona di più non dando nulla, che dando molto in modo sgarbato.
Gesu

Caso, fato, astri.


1. La causa dunque della grandezza dell'impero romano non è né casuale né fatale. È la terminologia della teoria o sistema di coloro i quali considerano casuali quegli eventi che non hanno alcuna causa e non provengono da un ordinamento razionale, fatali quegli eventi che per deterministica necessità di un ordinamento si verificano indipendentemente dal volere di Dio e degli uomini 1. Al contrario gli imperi umani sono determinati direttamente dalla divina provvidenza. E se qualcuno li attribuisce al fato perché chiama fato il volere o potere di Dio, conservi pure la propria teoria ma rettifichi la terminologia. Per quale ragione non spiega in partenza il concetto che dovrà spiegare in seguito quando gli verrà chiesto che cosa intende per fato? Infatti quando si sente questa parola nel linguaggio usuale s'intende soltanto l'influsso della specifica posizione degli astri quando si nasce o si è concepiti; ma alcuni considerano il fato indipendente dalla volontà di Dio 2, altri invece affermano che anche esso dipende dal suo volere 3. Ma coloro i quali ritengono che gli astri determinano, indipendentemente dal volere di Dio, le azioni che si compiranno, il bene che si avrà, il male che si subirà, non devono essere ascoltati non solo da coloro che professano la vera religione ma neanche da coloro che preferiscono adorare vari dèi anche se falsi. Infatti questa teoria viene a sostenere che non si adori e non si preghi alcun dio. In questo momento la mia polemica non è rivolta contro i sostenitori di tale teoria ma contro coloro che per difendere gli dèi del politeismo contrariano la religione cristiana. Ci sono poi coloro i quali fanno dipendere dal volere di Dio la posizione degli astri che in qualche modo determinano la personalità del singolo e il bene e il male che gli avverranno. Se ritengono che gli astri hanno questo potere perché è stato loro concesso dal supremo potere di Dio di determinare con il loro influsso simili eventi, rivolgono al cielo un grande insulto perché ritengono che nel suo, per così dire, illustre senato e splendida curia si deliberi l'esecuzione di delitti, e tali che se li avesse deliberati una città terrena, dovrebbe essere distrutta per decisione del genere umano. E poi qual giudizio si lascia a Dio sui fatti umani, giacché su di essi cala una necessità proveniente dal cielo, dato che egli è signore degli astri e degli uomini? Se poi non dicono che sono le stelle, sia pure ricevuto il potere dal sommo Dio, a determinare col loro influsso gli eventi ma che esse, nel trasmettere la determinazione necessitante, eseguono integralmente i suoi comandi, è sconveniente pensare di Dio ciò che è sembrato molto sconveniente pensare della decisione delle stelle. Se poi affermano che le stelle sono piuttosto segni che cause, sicché la posizione degli astri sarebbe come un linguaggio che predice ma non determina il futuro, giacché questo fu il pensiero di uomini di alta cultura 4, io rispondo che gli astrologi non sono soliti parlare in questi termini. Ad esempio, non dicono che Marte in quella posizione significa un omicida ma che rende omicida 5. Tuttavia pur ammettendo che non parlano con proprietà e che dovrebbero ricevere dalla filosofia la regola del linguaggio per predire gli eventi che suppongono di scorgere nella posizione degli astri, come spiegare il fatto che non sono mai riusciti a dire perché si abbia tanta diversità nella vita dei gemelli, nelle loro attività, eventi, professioni, mestieri, cariche e nelle altre cose di pertinenza della vita umana e nella stessa morte? Per quanto attiene a questi dati, talora sono più simili fra di sé degli estranei che certi gemelli, sebbene siano separati da un brevissimo spazio di tempo nel nascere e siano generati nel concepimento mediante un solo atto generativo e anche nel medesimo istante.