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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:I due sostegni più forti a reggervi e camminare per la strada del cielo sono i sacramenti del la comunione e della penitenza. Perciò riguardate come gran nemico dell’anima vostra chiunque cerca di allontanarvi da questa pratica di nostra santa religione.
Gesu

Le varie religioni e l'imperialismo.


7. Se senza l'aiuto degli dèi il dominio degli Assiri fu tanto grande e tanto esteso, per quale ragione l'estensione e la durata dell'impero romano si accredita agli dèi di Roma? Casi identici non possono avere spiegazioni diverse. Se sostengono che anche l'assiro si deve accreditare all'aiuto di dèi, chiedo di quali. I vari popoli che Nino sconfisse e assoggettò non adoravano dèi diversi. E se gli Assiri ne ebbero dei particolari che erano abili artefici nella conquista e conservazione del dominio, erano forse morti quando anche gli Assiri perdettero l'impero, oppure preferirono passare ai Medi perché non fu loro corrisposto lo stipendio o ne fu promesso uno maggiore, e così da loro ai Persiani dietro invito di Ciro e relativa promessa di un salario più conveniente? E dire che il popolo persiano, dopo l'esteso ma brevissimo impero di Alessandro il Grande, mantiene ancora il dominio su un non piccolo territorio dell'Oriente. Se è così c'è un dilemma. O costoro sono dèi traditori che abbandonano i propri gregari e passano al nemico (non lo fece neanche Camillo che era un uomo, quando dopo aver vinto ed espugnato la più accanita città nemica, provò l'ingratitudine di Roma, per cui aveva vinto, e tuttavia in seguito dimentico dell'ingiustizia e memore della patria la liberò di nuovo dai Galli), oppure non sono dèi forti come dovrebbero essere gli dèi perché possono esser vinti da provvedimenti e forze umane; ovvero se, nel darsi guerra tra di loro, non dagli uomini ma da altri dèi sono eventualmente sconfitti gli dèi tutelari delle varie città, anche essi in tal caso hanno fra di loro delle rivalità che ciascuno si assume a favore del proprio gruppo. Dunque lo Stato non dovrebbe onorare i propri dèi a preferenza di altri che potrebbero aiutare i propri. Infine, comunque stiano il passaggio, la fuga, il trasferimento di residenza o la diserzione in combattimento degli dèi, il cristianesimo non era stato ancora predicato a quei tempi e in quei territori, quando quei domini attraverso straordinarie sconfitte militari furono perduti e trasferiti. Ma poniamo che fossero trascorsi i milleduecento anni e rotti, dopo i quali cessò il regno degli Assiri, e che in quel paese già la religione cristiana avesse predicato il regno eterno e proibito i culti sacrileghi dei falsi dèi. Gli individui impostori di quei popoli direbbero certamente che un regno conservatosi tanto a lungo era potuto cessare soltanto perché erano state abbandonate le proprie religioni ed era stata accolta quest'altra. Gli avversari di oggi facciano riflettere sul proprio specchio questa possibile menzogna e si vergognino, se hanno un tantino di pudore, di fare simili lagnanze. Comunque l'impero romano è stato battuto ma non è morto; e gli è capitato anche in tempi anteriori al cristianesimo e si è rifatto delle sconfitte. E questo non si deve disperare neanche oggi. Chi conosce in proposito il volere di Dio?.