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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Ciò che manda più gente all’inferno è la mancanza di fermo proponimento nelle confessioni.
Gesu

...e sua aspirazione al monoteismo.


31. 2. Dice anche il medesimo scrittore, uomo di grande ingegno e cultura, che, a parer suo, hanno afferrato l'idea di Dio soltanto coloro i quali ritennero che egli è un'anima che con movimento razionale ordina il mondo al fine. Egli non ne aveva ancora il vero concetto. Il vero Dio infatti non è anima ma è causa efficiente e principio anche dell'anima. Se tuttavia gli fosse stato possibile essere libero dai pregiudizi della tradizione, avrebbe ammesso egli stesso e convinto gli altri che si deve adorare un solo Dio, il quale, mediante movimento razionale, ordina il mondo al fine. Con lui dunque rimarrebbe da esaminare soltanto il problema che lo considera anima e non piuttosto l'autore dell'anima. Afferma anche che gli antichi Romani per più di centosettanta anni onorarono gli dèi senza gli idoli. E soggiunge: Se questa usanza fosse rimasta, gli dèi sarebbero considerati in senso più spirituale. A conferma del suo pensiero adduce, fra altre motivazioni, anche il popolo ebreo e non dubita di chiudere il passo in parola col dire che i primi i quali introdussero le statue degli dèi abolirono il timore nella loro città e accrebbero l'errore. Saggiamente pensa che data l'assurdità degli idoli gli dèi si possano facilmente disprezzare. Col dire poi che accrebbero e non che diedero inizio all'errore vuol far capire che l'errore già esisteva anche senza gli idoli. Egli dunque dice che soltanto quelli i quali ritengono che Dio è un'anima che governa il mondo hanno afferrato l'idea di Dio e formula il giudizio che senza idoli si pratica una religione più spirituale. È evidente pertanto che si avvicinò molto alla verità. Se avesse potuto qualche cosa contro la lunga durata di un errore così grande, avrebbe creduto che il Dio, da cui è governato il mondo, è uno e avrebbe sostenuto che si deve adorare senza l'idolo. Venutosi a trovare così vicino, si sarebbe accorto del divenire dell'anima, in modo da avvertire che il vero Dio è un essere fuori del divenire e che ha anche creato l'anima stessa. Stando così le cose, gli uomini sapienti non hanno tentato di difendere ma sono stati costretti dall'occulto volere divino ad accettare le varie ridicole credenze del politeismo che hanno passato in rassegna nelle loro opere. Se dunque da me sono stati citati alcuni passi di quelle opere, sono stati citati per rimproverare i pagani i quali non vogliono accorgersi che il sacrificio offerto una sola volta di un sangue altamente santo e il dono della partecipazione dello Spirito ci liberano dal grande e grandemente malvagio potere dei demoni.