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Lunedi, 6 maggio 2024 - Misteri gaudiosi - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Un giorno udii nuovamente da Gesù queste parole: «Con l'accettare la mia volontà, mi dai gloria maggiore che coi digiuni e con le penitenze». Lo so che prima di raggiungere la nostra patria in paradiso, dobbiamo compiere la volontà di Dio qui sulla terra e che questo è quanto dire che dobbiamo affrontare prove e lotte. Gesù, tu vedi che sono una bambina fragile, senza di te non posso nulla. Conosco, però, la potenza della tua misericordia e sono certa che mi darai quanto ho bisogno per superare la mia fragilità.
Gesu

Gli dèi romani non danno leggi.


16. Se i Romani avessero potuto ricevere leggi morali dai propri dèi, non avrebbero dopo alcuni anni dalla fondazione di Roma preso in prestito dagli Ateniesi le leggi di Solone. Tuttavia non le conservarono come le avevano ricevute ma si sforzarono di renderle migliori e più perfette. Eppure Licurgo aveva fantasticato di avere stabilito le leggi per gli Spartani con l'autorità di Apollo. I Romani da saggi che erano non vollero crederlo e per questo non le derivarono da lui. Si tramanda che Numa Pompilio, successore di Romolo nel regno, stabilì alcune leggi che non erano affatto sufficienti per amministrare lo Stato. Egli organizzò anche molti riti religiosi ma non si dice che abbia ricevuto le leggi dalle divinità. Dunque gli dèi non si preoccuparono affatto che capitassero ai loro adoratori mali spirituali, mali sociali, mali morali; eppure sono mali tanto grandi che, secondo l'affermazione di alcuni loro uomini dottissimi, pur rimanendo le città, gli Stati sono annientati. Anzi, come è stato detto dianzi, gli dèi si diedero da fare perché i mali aumentassero.