La Città di Dio: Libro I - Le sventure umane e la provvidenza
- La Città di Dio: Libro I - Le sventure umane e la provvidenza
- Premessa
- Le chiese cristiane offrono scampo ai vinti.
- I templi pagani non offrono alcun scampo.
- Perfino gli dèi si trovano in difficoltà.
- Confronto fra Cristo e Giunone.
- Orrori della guerra civile.
- La clemenza romana e una dura legge di guerra.
- Spietata usanza sospesa in onore a Cristo.
- Buoni e cattivi...
- ...nel disegno della bontà e giustizia divina.
- Anche la sventura dei buoni...
- ...rientra nell'ordine...
- ...per la loro tiepida testimonianza al bene.
- Per i cristiani rientra nel bene qualsiasi sventura...
- ...la perdita delle ricchezze...
- ...la tortura...
- ...la soggezione della crudeltà...
- ...l'inedia...
- Anche la morte non è l'irrazionale.
- La privazione della tomba non è il male...
- ...come mostra anche una certa tradizione pagana.
- Gli onori funebri come opera di umanità.
- Libertà nella schiavitù.
- L'esempio di Attilio Regolo...
- ...è per tutti un monito alla vera libertà.
- La pudicizia non soccombe alla violenza.
- Il suicidio è sempre colpevole.
- La contaminazione e...
- ...la pudicizia è nello spirito.
- Lucrezia uccidendosi...
- ...fu ingiusta contro se stessa...
- ...seppure fu casta.
- Il suicidio è omicidio.
- Si considerano alcuni casi.
- Anche il suicidio per grandezza d'animo...
- ...non è accettabile dal cristiano.
- Non probante l'esempio di Catone l'Uticense.
- Regolo superiore a Catone.
- Il timore del peccato non deve indurre al suicidio.
- Violenza e obbedienza a Dio e alle leggi.
- Ineliminabile l'amore alla vita.
- La violenza subita è stimolo all'umanità...
- ...e alla riflessione.
- Dio e la sua città esule nella terrenità.
- I mali dell'eccessivo benessere e potere.
- Volontà di potere e immoralità.
- Gli dèi vogliono gli spettacoli.
- La sventura non corregge i Romani.
- Scampo inusitato nella strage.
- Commischianza delle due città.
- Progetto della prima e seconda parte dell'opera.