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Domenica, 5 maggio 2024 - Misteri gloriosi - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Gesù dice: "Chi ha visto me, ha visto il Padre." Come sarebbe bello se ogni sacerdote potesse dire lo stesso di sé. Sì, perché anche lui è chiamato alla paternità spirituale per i propri fedeli, come lo era Gesù in mezzo ai Suoi discepoli. Gesù era immagine della paternità divina, che si manifestava nella Sua Misericordia e nell'amore verso i peccatori, poveri, malati, bisognosi. Dovrebbe essere lo stesso per ogni sacerdote: la sua paternità spirituale è un dono speciale per i fedeli. Solamente quando un sacerdote è "padre" che egli risponde alla sua vocazione e corrisponde al disegno d'amore che Dio ha su di lui. Più un sacerdote vive la sua paternità spirituale, più assomiglia al suo Signore. Per ogni sacerdote la paternità spirituale è motivo di gioia e via di guarigione interiore.
Gesu

Confessiamo il Signore facendo ciò che Egli dice, e non con onorarlo solo a parole


1. Essendo dunque così grande la misericordia usata da Cristo verso di noi, prima col far sì che noi che viviamo non sacrificassimo e non adorassimo più divinità morte, poi col farci conoscere per mezzo suo il Padre della verità, quale altra conoscenza ci condurrà al Padre, all’infuori di quella di non rinnegare Colui per mezzo del quale l’abbiamo conosciuto?

2. Dice infatti Cristo stesso: Chi confesserà me dinanzi agli uomini, io lo confesserò dinanzi al Padre mio.

3. Ecco dunque la nostra ricompensa, se confesseremo Colui per mezzo del quale siamo stati salvati.

4. E in che modo lo confesseremo? Facendo quanto dice, non trascurando i suoi precetti e onorandolo, non solo con le labbra, ma con tutto il cuore e con tutta la mente.

5. Poiché Egli dice anche in Isaia: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.