Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:È un semplice gesto, quello di toccare con la mano la statua del Risorto a Medjugorje, o appoggiare il viso contro il freddo bronzo nel durare di una preghiera sussurrata con un filo di voce. È un gesto che compie ogni pellegrino, un gesto molto umano anche se forse poco sacro. Nessuno di noi si vergogna di farlo e neppure ha voglia di spiegarlo: dice tutto il nostro bisogno di appoggiarci a Cristo, di sentirlo vicino. Appunto, quasi di toccarlo. Non è una mancanza di fede; anzi, è la concretezza del nostro credere. Non è razionale, non è logico tutto ciò? Non fa niente. Spesso i fili logici servono solo per far inciampare le persone. Toccare, perché? Per far circolare l'amore in noi, per stabilire un contatto, una relazione... Ma ciò che forse ci sfugge è che, chi tocca, prima è stato toccato! Cristo Risorto, che tutti toccano nella Sua statua a Medjugorje, aveva già toccato molti cuori: un tocco benedetto che ha scatenato conversioni e guarigioni fisiche e spirituali. Infatti, ogni giorno siamo toccati dalla grazia!

Esodo 17,1-16





17


1Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di Sin, secondo l'ordine che il Signore dava di tappa in tappa, e si accampò a Refidim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo. 2Il popolo protestò contro Mosè: "Dateci acqua da bere!". Mosè disse loro: "Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?". 3In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: "Perché ci hai fatti uscire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?". 4Allora Mosè invocò l'aiuto del Signore, dicendo: "Che farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!". 5Il Signore disse a Mosè: "Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va'! 6Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà". Mosè così fece sotto gli occhi degli anziani d'Israele. 7Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: "Il Signore è in mezzo a noi sì o no?".

8Allora Amalek venne a combattere contro Israele a Refidim. 9Mosè disse a Giosuè: "Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalek. Domani io starò ritto sulla cima del colle con in mano il bastone di Dio". 10Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalek, mentre Mosè, Aronne, e Cur salirono sulla cima del colle. 11Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte Amalek. 12Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 13Giosuè sconfisse Amalek e il suo popolo passandoli poi a fil di spada. 14Allora il Signore disse a Mosè: "Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la memoria di Amalek sotto il cielo!".

15Allora Mosè costruì un altare, lo chiamò "Il Signore è il mio vessillo" 16e disse:

"Una mano s'è levata sul trono del Signore:
vi sarà guerra del Signore contro Amalek
di generazione in generazione!".